Moto orbitale: differenze tra le versioni

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Sia nel caso del moto dei pianeti sia nel caso del moto degli elettroni, il moto orbitale è caratterizzato dalla presenza di una [[forza centripeta]] che attrae il corpo orbitante verso il corpo centrale.<ref>Nel caso dei pianeti è la [[forza gravitazionale]], nel caso dell'atomo la [[Interazione elettromagnetica|forza elettromagnetica]].</ref> L'[[energia cinetica]] posseduta dal corpo orbitante garantisce la stabilità dell'orbita. A parità di altri parametri, all'aumentare della velocità del corpo orbitante, aumenta la distanza media tra i due corpi. Per un valore di velocità nullo, la distanza tra i due corpi è nulla (cioè collidono a causa delle forza di interazione).
 
In ogni momento la velocità è tangenziale all'orbita e il [[vettore (fisica)|vettore]] che la rappresenta può essere composto in una [[velocità radiale|componente radiale]] ed una ortoganale ad essa. Nel caso di un'orbita circolare la componente radiale è costantemente nulla, mentre in un'orbita ellittica oscilla in intensità e direzione.
 
Perturbazioni indotte sulla velocità del corpo orbitante spingono il corpo verso una nuova orbita. Qualora la componente radiale superi un certo valore, chiamato [[velocità di fuga]], il corpo orbitante si allontana indefinitamente dal corpo centrale.