Commercy: differenze tra le versioni

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==Storia==
La zona fu occupata dall’uomo fin dal [[paleolitico]]. Vi sono poche tracce della città che risalgano ad un periodo anteriore al IX secolo. Il nome della città è mutato più volte: le denominazioni più significative furono “''Commarchia''” (che significa: “sulla marca” cioè alla frontiera) e “''Commercium''” (denominazione medioevale). Giovanni di Sarrebrück concesse alla città nel [[1324]] la sua “carta di affrancamento” nella quale è inserito il motto della città stessa: “''Qui mesure, dure''” (Chi si limita, dura). Il Cardinale di [[Retz]], Gian Francesco Paolo di Gondi ricevette in eredità la signoria di Commercy nel [[1640]] e vendette i suoi diritti di sovranità feudale ad Anna di Lorena, principessa di [[Lillebonne]] nel [[1679]]. La principessa trasmise a sua volta i relativi diritti al fratello Carlo Enrico di Lorena, principe di Vaudémont nel [[1708]]. Morto quest’ultimo nel [[1723]] la signoria tornò ai duchi di Lorena nella persona di Leopoldo I di Lorena. La duchessa vedova Elisabetta Carlotta, partito il figlio [[Francesco I deldi Sacro Romano ImperoLorena|Francesco Stefano III di Lorena]] per la [[Toscana]], della quale era divenuto granduca a seguito degli accordi che conclusero la [[Guerra di successione polacca]], ricevette la signoria come una concessione di esiliata. Alla sua morte [[Stanislao Leszczyński]], nuovo duca di Lorena e di [[Ducato di Bar|Bar]], si stabilì temporaneamente a Commercy abbellendola di splendidi giardini.
 
==Economia==