Società anonima delle strade ferrate della Lombardia e dell'Italia Centrale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 43:
Il 17 marzo [[1856]] fu firmata la Convenzione tra l'Austria, la Stato Pontificio, il Granducato di Toscana e i ducati di Modena e Parma che accordava al marchese [[Raffaele De Ferrari|Raffaele De Ferrari, Duca di Galliera]], la concessione per la costruzione della "Ferrovia Centrale italiana" costituita dalla Piacenza–Parma-Reggio e dalla Mantova-Reggio-Bologna-Pistoia e a Prato. Veniva inoltre accordata la garanzia di un interesse minimo annuale complessivo di lire 6.500.000 ''attese le gravissime difficoltà dell'esecuzione dei lavori''<ref>{{cita|Ragguaglio|p. 267|pontificio}}</ref>. La società adattava la denominazione in Imperial regia privilegiata società delle ferrovie del lombardo-veneto e dell'Italia centrale in conseguenza di tale assegnazione.
 
Il 24 maggio dello stesso anno veniva revocata ufficialmente la concessione già accordata (il 16 giugno 1851) alla [[Società Anonima per la Strada Ferrata dell'Italia Centrale]] dei Cini riguardo alla Pistoia-Bologna e passata alla nuova società<ref>{{cita|Briano|p. 83|Storiaferr}}</ref>.
 
I gruppi bancari consorziati si adoperavano per ottenere ulteriori concessioni quali la Vienna–Trieste e della Innsbruck–Verona<ref>{{cita|Maria LuisaFerrari|pp. 127-128, nota 210|Quies inquieta}}</ref><ref>La linea tra Bolzano e Verona era stata iniziata direttamente dallo stato austriaco che nel settembre del 1858 la cedette alla detta società.</ref>.
Il 1º gennaio 1859 avvenne la fusione tra la società delle lombardo-venete e dell'Italia Centrale e la società della ferrovia orientale (K.k.p. Kaiser Franz Joseph-Orientbahngesellschaft) costituendo la Kaiserliche königliche privilegierte südliche Staats, Lombardisch-venezianische und Zentral-italienische Eisenbahngesellschaft) con sede sociale a Vienna.
 
Dopo la sconfitta a la perdita della Lombardia il governo austriaco affidò tutte le linee costruite o in costruzione nel territorio rimasto in suo possesso alla Südbahn <ref>{{cita|Wollmar|p. 147|Wollmar2011}}</ref>(che tra l'altro era anch'essa a capitale maggioritario Rothschild<ref>{{cita|Wollmar|p. 152|Wollmar2011}}</ref>) sottraendole alla competenza della Lombardo-veneta (nella quale era presente notevole capitale francese e italiano)
 
==La vecchia società riprende vita nel Regno d'Italia==