Patrick Tambay: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Punto di vista neutrale
punti alla fine delle note
Riga 99:
Per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]], inizialmente, Tambay si era accordato con la [[Arrows]] per sostituire [[Marc Surer]], infortunatosi durante alcuni test all'inizio della stagione, ma visto lo sciopero dei piloti e il clima teso della vigilia del [[Gran Premio del Sudafrica 1982|primo appuntamento mondiale]] decise di abbandonare la [[Formula 1]] per tornare alla [[Campionato CanAm|CanAm]] dicendosi molto deluso dell'ambiente.<ref name="Iniz82">{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Tambay:«Passare alla Ferrari mi ha ringiovanito»|pubblicazione=La Stampa|data=18 giugno 1982|pagina=21}}</ref>
 
A giugno, però, quando gli addetti ai lavori lo consideravano ormai un pilota a fine carriera,<ref name="Tam82">{{cita web|titolo=La Ferrari 126 C2 e Mario Andretti|url=http://www.auto.it/autosprint/legends/2013/03/12-12656/La+Ferrari+126+C2+e+Mario+Andretti|editore=Autosprint|accesso=30 maggio 2013}}</ref> arrivò una proposta da parte della [[Scuderia Ferrari]], che cercava un pilota per sostituire [[Gilles Villeneuve]], morto in un incidente in [[Gran Premio del Belgio 1982|Belgio]]. Il francese si accordò quindi con il team di Maranello e a giugno iniziò la preparazione in vista del debutto, che sarebbe avvenuto nel [[Gran Premio d'Olanda 1982|Gran Premio d'Olanda]].<ref name="Iniz82"/> A [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort]] concluse ottavo, accusando un problema di alimentazione, ma egli stesso ammise che, anche se è vero che sarebbe potuto arrivare in zona punti, difficilmente sarebbe stato in grado di mantenere un ritmo di gara troppo elevato a causa della sua preparazione fisica, non ancora eccellente.<ref>{{cita news|autore=Ercole Colombo|titolo=Forghieri:«Ma non parliamo di titolo»|pubblicazione=La Stampa|data=4 luglio 1982|pagina=26}}</ref> Già dalla gara successiva, svoltasi in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1982|Gran Bretagna]], il francese mostrò un progresso, giungendo terzo e salendo sul podio per la prima volta in carriera. In [[Gran Premio di Francia 1982|Francia]], invece, concluse quarto alle spalle del compagno di squadra [[Didier Pironi]], che era lanciato al comando del mondiale e a cui fece da gregario per tutta la corsa.<ref>{{cita news|autore=Ercole Colombo|titolo=Pironi sincero:«Non potevo fare di più»|pubblicazione=Stampa Sera|data=26 luglio 1982|pagina=14}}</ref> Proprio Pironi fu vittima di un grave incidente durante le prove del [[Gran Premio di Germania 1982|Gran Premio di Germania]], in cui rischiò di perdere le gambe, e Tambay si ritrovò a essere l'unico pilota della Ferrari per alcune gare. Nello stesso Gran Premio il francese riuscì, per la prima volta in carriera, a imporsi in una gara di Formula 1 e dedicò la sua vittoria a Villeneuve, Pironi ed [[Enzo Ferrari]], ricevendo i complimenti all'unanimità da parte dei manager e dei piloti degli altri team.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=«Che paura negli ultimi minuti per un cambio di marcia errato»|pubblicazione=Stampa Sera|data=9 agosto 1982|pagina=12}}</ref> A questo punto della stagione qualcuno lo considerò anche tra i probabili candidati alla vittoria del mondiale visto che [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]], secondo in classifica, aveva undici punti in più di lui a quattro gare dal termine e Pironi era impossibilitato a correre.<ref>{{Cita|Dal Monte, Zappelloni|pag.225|cidDalZa}}.</ref> Dopo aver concluso al quarto posto il [[Gran Premio d'Austria 1982|Gran Premio d'Austria]], però, durante una seduta di fisioterapia, si infortunò a un nervo della spalla e fu costretto a saltare la gara in [[Gran Premio di Svizzera 1982|Svizzera]], venendo quindi escluso dalla lotta per il titolo.<ref name="Tam82"/> Sempre quell'anno, ottenne un secondo posto nella gara di casa della Ferrari, il [[Gran Premio d'Italia 1982|Gran Premio d'Italia]], dietro al suo futuro compagno di squadra [[René Arnoux]]. I problemi alla spalla si riacutizzarono in occasione dell'[[Gran Premio di Las Vegas 1982|ultimo appuntamento stagionale]], costringendo Tambay a non prendere il via della corsa<ref name="Tam82"/> e quindi chiuse la stagione al settimo posto con venticinque punti ottenuti.
 
;1983
Riga 107:
[[File:Patrick Tambay Imola 1983.jpg|thumb|right|Tambay taglia vittorioso il traguardo del [[Gran Premio di San Marino 1983]].]]
 
Al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1983|Gran Premio degli Stati Uniti-Est]], però, il rapporto con la casa di Maranello, fino a quel momento ottimo, cominciò a declinare: Tambay ebbe un forte litigio con il direttore sportivo Piccinini, che lo aveva accusato di mancare di professionalità, in quanto, mentre si stava svolgendo la riunione dei tecnici in preparazione della gara, il francese non vi aveva partecipato per guardare una partita di tennis in tv<ref name="TamLic">{{Cita|Dal Monte, Zappelloni|pag.233|cidDalZa}}.</ref> e in quella stessa gara non riuscì nemmeno a prendere il via per lo spegnimento del motore alla partenza. Al [[Gran Premio del Canada 1983|Gran Premio del Canada]], vinto da Arnoux, arrivò terzo, replicando lo stesso risultato pure in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1983|Gran Bretagna]], gara che segnò il debutto della nuova [[Ferrari 126 C3]], di cui a [[Maranello]] erano entusiasti.<ref>{{cita news|autore=Gianni Cancellieri|titolo=Quella vecchia <<gallina>>...|pubblicazione=Autosprint|data=14 luglio 1983|pagina= 3}}</ref> L'esordio della monoposto, però, non fu brillante come nelle aspettative, soprattutto a causa degli pneumatici [[Goodyear]], rivelatisi inferiori rispetto ai [[Michelin]].<ref>{{cita news|autore=Ercole Colombo|titolo=Tambay e Arnoux: «Che delusione»|pubblicazione=La Stampa|data=17 luglio 1983|pagina=20}}</ref> In [[Gran Premio di Germania 1983|Germania]] e [[Gran Premio d'Austria 1983|Austria]], poi, ottenne due [[pole position]] consecutive, segnando anche la centesima partenza al palo per la sua squadra, ma in entrambi i casi non fu in grado di sfruttarle, segnando due ritiri consecutivi che, di fatto, lo allontanarono dalla lotta per il mondiale e che gli costarono, da parte di [[Enzo Ferrari]], il soprannome di "il pilota con il complesso del semaforo".<ref>{{Cita|Dal Monte, Zappelloni|pag.231|cidDalZa}}.</ref> La contemporanea progressione di Arnoux fece sì che Tambay si ritrovasse a svolgere un ruolo di gregario nei confronti del compagno di squadra, che lo aveva frattanto scavalcato in classifica, ma accettò la situazione, mettendosi a disposizione del team.<ref>{{cita news|autore=Cristiano Chiavegato|titolo=Tambay: «Adesso correrò per la squadra»|pubblicazione=Stampa Sera|data=15 agosto 1983|pagina=38}}</ref> In [[Gran Premio d'Olanda 1983|Olanda]] la Ferrari fece segnare una doppietta, piazzando i propri piloti sui due gradini più alti del podio, mentre in [[Gran Premio d'Italia 1983|Italia]] Tambay giunse quarto. Proprio nelle settimana successive all'appuntamento monzese la casa di Maranello comunicò di aver assunto [[Michele Alboreto]], che avrebbe affiancato Arnoux per la [[Campionato mondiale di Formula 1 1984|stagione successiva]], lasciando di fatto il pilota francese privo di un volante.<ref name="TamLic"/> Nelle ultime corse fu costretto al ritiro e concluse la stagione al quarto posto, suo miglior risultato di sempre.
 
==== Il passaggio in Renault (1984-1985) ====