Maccagno: differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[File:Rivista italiana di numismatica 1891 p 421.jpg|250px|left|thumb|Un [[tallero]] di Maccagno del 1622]]
Per comprendere la storia di Maccagno bisogna innanzitutto considerare l'elemento di divisione geografica del nucleo urbano, escluse quindi le [[frazione geografica|frazioni]] esterne, rappresentato dal torrente Giona. Il primo insediamento abitativo si sviluppò sul lato meridionale del fiume, e fu questa Maccagno ad accogliere, nel [[962]], l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], impegnato nelle guerre di dominio contro il [[Re d'Italia]] [[Berengario I]]. Se è forse da ascrivere a leggenda il fatto che i maccagnesi addirittura salvarono la vita all'augusto sovrano nel corso di una tormentata traversata del [[Lago Maggiore|Verbano]] in cui la barca dell'imperatore sarebbe stata sorpresa da un [[temporale]], è certo che il soggiorno di Ottone in paese fu tanto ben allieata dagli abitanti che alla località fu concesso un [[diploma]] che la definì ''"curtis imperialis"'', autonoma e sovrana e successivamente concessa ai conti Mandelli.<ref>[http://www.ilvaresotto.it/Citta/Maccagno.htm vedi ]</ref>
 
Nel [[Basso Medioevo]] la crescita edilizia del villaggio portò le prime case edificate a nord del Giona, che tuttavia segnava il limite del territorio privilegiato concesso da Ottone: fu così che si originò quell'originale divisione in cui Maccagno visse per quasi mille anni. A sud del Giona prosperò [[Maccagno Inferiore]] o ''Maccagno imperiale'', comune libero imperiale che godette di totale autogoverno amministrativo rispetto alle varie autorità che si avvicendarono nei secoli, e che ingaggiò con i sovrani di [[Milano]] una mai risolta lotta nel rivendicare addirittura un autogoverno politico; a nord del Giona si evolse invece il Comune di Maccagno Superiore, un normalissimo municipio che seguì le vicende secolari della [[Pieve di Val Travaglia]] in cui era inserito.