Guerra degli alleati (220-217 a.C.): differenze tra le versioni

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==Conseguenze==
Come conseguenza immediata della Guerra degli Alleati, la Macedonia di Filippo V rimase la maggior potenza militare della Grecia.
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Dopo il [[217 a.C.]] Filippo V volse le sue attenzioni verso la [[Repubblica_di_Roma |Repubblica di Roma]], alle prese con [[Annibale]]. A seguito della [[Battaglia_di_Canne|battaglia di Canne]] nel 216, invase l’[[Illiria]] nella parte più a occidente della [[Penisola_balcanica |penisola balcanica]] , si alleò con Annibale e [[Cartagine]] nel [[215 a.C.|215]] e progettò anche di attraversare il mar [[Adriatico]] per invadere l’[[Italia]].
 
Filippo V sconfisse ancora la Lega Etolica e Roma nella [[Prima_guerra_macedonica|Prima Guerra Macedone]] ([[214 a.C.|214]]-[[205 a.C.]]) dopo che costoro si strinsero in un’alleanza contro di lui nel [[211 a.C.|211]]. Questa guerra terminò con due trattati: uno con la Lega Etolica nel [[206 a.C.|206]]; l’altro con Roma nel 205. Conosciuto come la [[Pace_di_Fenice|Pace di Fenice]], il trattato permise a Filippo V di conservare le terre che aveva in Illiria. Questo conflitto sostanzialmente manteneva gli stessi [[casus belli]] della Guerra degli Alleati e ebbe la stessa conclusione, ossia con una seconda guerra tra la Lega degli Etoli e la Macedonia, con i primi ancora sconfitti.
 
==Note==