Campionato mondiale velocità Sidecar: differenze tra le versioni
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Attualmente i sidecar da competizione sono suddivisi in due classi e sono prototipi da competizione che rispettano in larga parte i dettami stabiliti dal regolamento nel 1981, come la partecipazione attiva del passeggero, la guida tramite [[manubrio]], la posizione prona del pilota, la carenatura integrale, la presenza di una sola ruota motrice posteriore (azionata da catena o cinghia), l'allineamento longitudinale tra la ruota sterzante e quella motrice (tolleranza massima laterale di 75 mm), il disallineamento trasversale tra la ruota motrice e quella del carrozzino e il centraggio del motore rispetto alla ruota posteriore (tolleranza massima laterale di 160 mm)<ref name=regolamento2011/>.
È previsto, infatti, che se si guarda il veicolo dal davanti, la ruota sterzante debba "nascondere" quella motrice e che se lo si guarda dal lato del carrozzino la ruota di quest'ultimo non deve "coprire" quella motrice, impedendo di fatto la partecipazione ai mezzi dotati di asse posteriore (i cosiddetti ''trike'', come il summenzionato ''BEO'' di Rolf Biland) e o di due ruote anteriori sterzanti, come l'[[autociclo]] motorizzato BMW realizzato nel 1966 da Chris Vincent<ref>{{cita web|url=http://www.dadscyclemags.com/2011/10/05/1966-british-sidecar-ace-chris-vincent-unveils-new-british-3-wheeler/|
;Formula 1
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