Italo Pietra: differenze tra le versioni

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Ha collaborato a ''Iniziativa socialista'', ''Mercurio'', ''Critica sociale'', ''[[Avanti!]]''. È stato per molti anni inviato dell' ''[[L'Illustrazione Italiana]]'' e del ''[[Corriere della Sera]]''. Ha diretto ''[[Il Giorno]]'' dal gennaio [[1960]] al giugno [[1972]] e ''[[Il Messaggero]]'' dal maggio [[1974]] al giugno [[1975]].
 
Ha scoperto e lanciato molti giornalisti ora divenuti famosi, tra i quali: [[Natalia Aspesi]], [[Bernardo Valli]] e [[Giorgio Bocca]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/10/italo-pietra-giorgio-bocca.html ''Italo Pietra-Giorgio Bocca'', Repubblica, 10 luglio 1997]</ref>.
 
È autore di ''I grandi e i grossi'' ([[1973]]), ''Il Paese di Perpetua'' ([[1975]]), ''Moro, fu vera gloria?'' ([[1983]]), ''I tre Agnelli'' ([[1985]])
 
Stimato anche all'estero<ref>[http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9D0CE0D91039F935A3575AC0A967958260 ''Italo Pietra, Ex-Partisan Commander, die'', The New York Times, 6 settembre 1991]</ref>. Morì dopo una lunga malattia nel [[1991]] a [[Ponte Nizza]], suo paese da sempre, dove il comune gli ha dedicato una piazza ede un museo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/novembre/18/Piazza_museo_dedicati_Pietra_co_7_071118037.shtml ''Piazza e museo dedicati a Pietra'', Corriere della sera, 18 novembre 2007]</ref>.
 
Riposa nel piccolo cimitero della [[frazione geografica|frazione]] di [[Pizzocorno]].
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* Medaglia commemorativa delle operazioni in africaAfrica orientale ruolo combattenti