Anselm Feuerbach: differenze tra le versioni

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Autore di numerose scene ispirate all'[[antichità]], molte sue opere si trovano a [[Basilea]], [[Monaco di Baviera|Monaco]] e [[Stoccarda]].
== Biografia ==
Era nipote del celebre filosofo [[Ludwig Feuerbach]] e proprio la famiglia ispirò in lui il gusto degli studi classici. All'età di sedici anni già si faceva notare per ritratti e paesaggi e poco dopo divenne allievo di [[Schadow]] e [[Schirmer]].<br>Presso l'accademia di [[Dusseldorf]] sviluppò un suo stile ondeggiante fra la libertà di [[Rubens]] e la linea [[neoclassica]]. Da questo momento iniziò a peregrinare dapprima a [[Monaco]], per un bienno, poi ad [[Anversa]] ed infine dal [[1851]] a [[Parigi]] dove espresse alcune delle sue opere più riuscite, quali ''Hafis nel granaio'' e il ''Consigliere Umbreit''.<br>
Nel [[1855]] il pittore scese in [[Italia]], a [[Venezia]], a [[Firenze]] e a [[Roma]] dove restò fino al [[1873]]. Questo fu il periodo più florido per Feuerbach e si concretizzò con la sua produzione più nota: ritratti, opere allegoriche, storiche e mitologiche. <br>
Seguì un breve e sfortunato soggiorno a [[Vienna]].<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.4 pag.509-510 </ref>