Diafasia: differenze tra le versioni
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{{S|linguistica}}
La variazione diafasica si articola lungo un asse ideale che va dalla massima formalità (registro aulico o sostenuto) alla massima informalità (registro familiare o trascurato): il parlante seleziona il [[registro linguistico]] in funzione dell'ascoltatore a cui si rivolge.
Appartengono alla diafasia anche [[sottocodice|sottocodici]] interni alla lingua quali, per esempio, il registro sportivo, gastronomico ecc., e i [[gergo|gerghi]].
Uno stesso sottocodice può fare uso di registri diversi:
== Voci correlate ==▼
*[[Sociolinguistica]]▼
Gli altri parametri che determinano la variazione linguistica sono:
*la [[diacronia]],
*la [[diatopia]],
*la [[diamesia]], in rapporto al mezzo;
*la [[diastratia]], in rapporto
Diastratia, diatopia e diafasia sono variabili sociolinguistiche predisposte dal linguista rumeno [[Eugen Coșeriu]] sulla base della diacronia [[Ferdinand de Saussure|saussuriana]]<ref>[[Gian Luigi Beccaria]] (a cura di), ''Dizionario di linguistica'', ed. [[Einaudi]], Torino, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8, alle voci ''diastratico'', ''diafasico'' e ''diatopico''.</ref>, mentre il concetto di [[diamesia]] è stato coniato da [[Alberto Mioni]]<ref>«Italiano tendenziale: osservazioni su alcuni aspetti della standardizzazione», in ''Scritti linguistici in onore di Giovan Battista Pellegrini'', Pacini, Pisa, pp. 495-517.</ref>.
==Note==
<references/>
▲== Voci correlate ==
*[[Registro (linguistica)]]
▲*[[Sociolinguistica]]
*[[Varietà (linguistica)]]
*[[Gergo]]
== Altri progetti ==
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