Luis Alfredo Garavito: differenze tra le versioni
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|Nome = Luis Alfredo Garavito Cubillos
|Soprannomi = La Bestia, Tribilin ("[[Pippo]]"), El Loco, El Prete
|Immagine = Luis Alfredo Garavito Cubillos.jpg
|Nascita = Génova, 25 gennaio 1957
|Vittime = 140-172+
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|Nazionalità = colombiano
|PostNazionalità = fortemente sospettato di 200 o 300 omicidi, di cui almeno 140 accertati; la media delle autorità è di 172
|Immagine =
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== Le origini ==
Garavito, come tanti altri serial killer, ebbe un'infanzia piuttosto difficile: il padre, un uomo rude e violento, lo picchiava per una qualunque sciocchezza commessa
Dopo l'infanzia sviluppò, probabilmente a causa delle umiliazioni subite, tendenze all'[[alcolismo]], al [[suicidio]] e alla perversione sessuale (specialmente alla [[pedofilia]]). Gli eccessi di alcool e la [[disturbo depressivo|depressione]] gli costarono un periodo di ricovero mentale. A 16 anni abbandonò la casa dei genitori per trovare un lavoro e tirare avanti con il minimo necessario
== Furia omicida ==
Nel [[1992]], all'età di 35 anni, Garavito, non riuscendo più a trattenere i suoi istinti feroci, inizia un periodo di violenze che durerà circa otto anni, fino al 1999. Il suo ''modus operandi'', quasi identico per tutti gli omicidi, era il seguente: assumeva, spesso travestendosi, false identità (un venditore ambulante, un mendicante in cerca di elemosina, un disabile in cerca di aiuto o un assistente umanitario); con un pretesto avvicinava le vittime designate e, dopo averle portate in un luogo appartato e deserto, le assaliva con un [[machete]] (un grosso coltello usato per disboscare), le uccideva e le decapitava
Tutte le sue vittime erano bambini di età compresa tra gli 8 e 13 anni, eccetto tre ragazzi di 16. I loro cadaveri, ridotti quasi a scheletri, venivano trovati diverso tempo dopo sottoterra, spesso seppelliti congiuntamente in fosse comuni: se ne trovarono in tutto alcune decine. Garavito era camaleontico: infatti non venne mai fermato o arrestato durante questo periodo grazie al suo abilissimo ''modus operandi''. Nonostante in Colombia l'omicidio non faccia normalmente notizia<ref>[http://www.occhirossi.it/biografie.htm Una lista di biografie di diversi serial killer su Occhirossi.it]</ref>, si iniziò a parlare di una ''Bestia'' che si aggirava per lo stato seminando il terrore tra i civili.
== La fine ==
Luis Alfredo Garavito venne arrestato a [[Villavicencio]] il [[22 aprile]] 1999 a seguito di un tentativo fallito di stupro ai danni di un bambino. Portato davanti ad un investigatore, dopo una prima resistenza scoppiò in un pianto dirotto e confessò senza sosta 172 omicidi; diede ai poliziotti numerose informazioni su dove trovare i corpi e sul suo
== La prigionia ==
Luis Alfredo Garavito sta tuttora scontando la pena. Per paura che venga linciato dagli altri detenuti, è rinchiuso in una cella d'isolamento, separato dagli altri. Secondo testimonianze delle guardie e del direttore del carcere, Garavito ha un comportamento molto gentile ed educato, cosa che ha meravigliato le guardie. Ha fatto sapere che si è pentito delle sue azioni e che, una volta fuori dal carcere, ha intenzione di "aiutare i bambini che sono stati vittime di abusi"; tuttavia, considerati i fatti, ciò appare improbabile.
== Note ==
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