Opi (divinità): differenze tra le versioni

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== Divinità associate e parzialmente sovrapposte ==
Si distingueva solo parzialmente da [[Abbondanza (mitologia)| Abbondanza]], la quale dispensava ricchezze non solo agrarie, che a sua volta si distingueva da [[Annona (mitologia)| Annonia]], in quanto quest'ultima presiedeva esclusivamente ad una stagione, a sua colta distinta da [[Cerere]], dea della fertilità e dei raccolti. Tutte trequattro si distinguevano da [[Dis Pater]] o (Dite), oltre al carattere maschile, perché quest'ultimo presiedeva tutta la terra, dalle ricchezze agrarie a quelle minerarie ed ai defunti.
All'occhio moderno, Opi, Abbondanza, Annona e AnnonaCerere possono essere visteconfuse come trequattro invocazioni differenti della stessa figura, che successivamente fu identificata con la anatolica [[Cibele]], la gallica [[Rosmerta]], nonché con le greche [[Demetra]] e [[Rea (mitologia)|Rea]].<ref name="Boccaccio">{{cita libro |autore=Giovanni Boccaccio |wkautore=Boccaccio |titolo=Delle donne famose | capitolo= Capitolo III. Opis moglie di Saturno. |url= http://www.classicitaliani.it/boccaccio/prosa/claris_donato.htm#003 |accesso=16 gennaio 2014}}</ref>
 
Tale molteplicità di figure si può in gran parte ricondurre al fatto che il culto romano arcaico, più che essere politeista, credeva a molte essenze di tipo divino: degli esseri invocati i fedeli non conoscevano molto più che il nome e le funzioni e il ''numen'' di questi esseri, ossia il loro potere, si manifestava in modi altamente specializzati. Poiché la coltura della terra e la raccolta delle messi occupava un ruolo centrale nella vita di allora, ne consegue l'interesse, la profusione dei riti, dei modi di invocazione e persino il numero delle figure invocate.