Grafema: differenze tra le versioni

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Con il termine '''grafema''' si indica il [[segno]] elementare e non ulteriormente suddivisibile che costituisce l'unità minima dei [[Sistema di scrittura|sistemi di scrittura]]: un grafema rappresenta un'unità linguistica (un [[fonema]], una [[sillaba]] o un [[morfema]]).<ref>Beccaria, Gian Luigi. 2004. ''Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica''. Torino: Einaudi.</ref>
 
Generalmente i grafemi sono inclusi tra [[Parentesi#Le parentesi angolate|parentesi angolate]] '''{{prangparang| }}'''<ref>Unicode: LEFT-POINTING ANGLE BRACKET (U+2329) e RIGHT-POINTING ANGLE BRACKET (U+232A). Alcuni font presentano problemi di supporto per questi caratteri e quindi sono sostituite, impropriamente, con i segni matematici di minore '''<''' e maggiore '''>'''.</ref>: ad es. il grafema {{prangparang|b}}. La corrispondenza tra grafemi e [[fonema|fonemi]] (che viene indagata dalla [[grafemica]]) non sempre è biunivoca: ad esempio, in italiano, il [[fonema]] {{IPA|/ɲ/|it}} è rappresentato dalla combinazione di due grafemi {{prangparang|gn}}: il gruppo di grafemi {{prangparang|gn}} è comunemente denominato [[digramma]] o, più precisamente, "bigrafema".<ref>Sgall, Petr. 1987. Towards a Theory of Phonemic Orthography. ''Orthography and Phonology'', ed. da Philip Luelsdorff. Amsterdam Philadelphia: John Benjamins Publishing Company.</ref>
 
==Tipi di grafemi==
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==Grafo e allografo==
Il grafema è un'entità astratta, frutto dell'analisi compiuta sul sistema di scrittura: ogni grafema è espresso concretamente da un '''grafo''' (la terminologia riprende l'opposizione [[fono]] - [[fonema]]): il grafema dell'[[alfabeto italiano]] {{prangparang|b}}, ad esempio, potrà esser via via realizzato da grafi diversi, che possono corrispondere a tipi di carattere diversi nella stampa o alle grafie specifiche delle singole persone che scrivono. Cardona propone di segnare i grafi tra doppie parentesi uncinate '''« »''' per evitare confusione con i grafemi. Come per i fonemi, che possiedono [[allofoni]], i grafemi possono avere degli '''allografi''': un allografo è una ''variante combinatoria'' (o contestuale), ossia una variante del grafema determinata dal contesto in cui il grafema dovrebbe comparire. Il fatto che compaia l'allografo di un grafema è deciso quindi da ciò che sta prima e dopo il grafema, cioè il suo contesto. Nell'alfabeto italiano si considerano allografi le maiuscole: queste infatti sono usate in contesti specifici, ossia dopo punto fermo, punto interrogativo ed esclamativo e con i nomi propri.
 
==Note==