Carrello (ferrovia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 14:
[[File:Drehgestell 1845.jpg|thumb|left|Carrello tipo Württemberg, costruito nel 1845]]
L'aumento progressivo delle velocità dei treni fece sì che alla fine del XIX secolo i treni espressi europei avessero in composizione carrozze viaggiatori a carrelli<ref>Domenico Molino, ''quattro chiacchiere sull'evoluzione delle carrozze'' in Ferrovie Italmodel, 8/9 1978, n. 218, p. 613</ref>. La caratteristica di un veicolo a carrelli è infatti la maggiore [[velocità]] omologabile rispetto al rodiggio semplice e in condizioni di sicurezza e ciò in virtù della possibilità di realizzare una sospensione migliore e a vari stadi<ref>{{cita|Veicoli ed impianti|p. 101}}</ref>. Nel settore del trasporto merci tuttavia il predominio dei carri a due assi travalicò anche il XX secolo anche per la maggiore economicità di costruzione.
 
Negli ultimi decenni del XX secolo la progettazione e la tecnologia costruttiva del carrello hanno subita una decisiva evoluzione sia in conseguenza della disponibilità di nuovi materiali che della necessità di trovare soluzioni adatte alle velocità sempre più elevate dei veicoli ferroviari. La gomma ha sostituito in molti casi l'acciaio nella costruzione di sospensioni primarie e secondarie; in molti casi la sospensione secondaria viene realizzata pneumaticamente. Sono stati introdotti smorzatori a gas o ad olio in grado di "spegnere" moti anomali indesiderati o pericolosi. La struttura complessiva ne è risultata alleggerita riducendone le parti non sospese.
 
==Caratteristiche==