Foro Olitorio: differenze tra le versioni
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[[File:Forum Holitorium - Lancianu 1893-1901.jpg|thumb|right|310px|Ricostruzione della posizione dei tre templi del Foro Olitorio. Si può notare anche la sagoma del teatro di Marcello.]]
Il '''Foro Olitorio''' (''Forum Holitorium'' in [[lingua latina|latino]]) è un'area archeologica che si trova a [[Roma]], alle pendici del [[Campidoglio]], tra il [[Teatro di Marcello]] ed il [[Foro Boario]]. In età antica costituiva il [[mercato]] della [[verdura]] e della [[frutta]], così come l'area dell'adiacente foro boario era adibita al mercato della [[carne]].
==Descrizione==
[[File:SoutherCircusFlaminiusInRomeByGismondi.jpg|miniatura|thumb|Veduta del Foro Olitorio (slargo al centro) e del [[Circo Flaminio]] (in alto) in prospettiva.]]
===Area Sacra===
Prima della loro edificazione, che ha delimitato l'estensione del mercato, questo probabilmente doveva arrivare fino al [[Tevere]]. Questi templi fanno oggi parte della struttura della [[Basilica di San Nicola in Carcere]], della cui esistenza si hanno le prime notizie nel [[XI secolo]] nel ''[[Liber Pontificalis]]''.
==Tempio di Giano==▼
{{vedi anche|Tempio di Giano (Foro Olitorio)}}
Il tempio di Giano era quello situato sulla destra e il più vicino al [[Teatro di Marcello]]. Costruito da [[Caio Duilio]] all'epoca della [[prima guerra punica]] l'edificio venne restaurato nel [[17]] da [[Tiberio]].
è del tipo periptero sine postico (con colonne su tre lati) 9x6, colonne in tufo rivestite di stucco su basso podio elegantemente sagomato.
Il tempio della Speranza era invece situato alla sinistra, in opposizione al tempio di Giano. Fu anch'esso costruito ai tempi della [[prima guerra punica]] da [[Aulo Atilio Calatino]] e venne restaurato nel [[232 a.C.]] e nel [[17]] da [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico]]. Il tempio era periptero di [[ordine dorico]] con sei colonne sul fronte e undici sul lato lungo. Il tempio era fatto di pietra, e le colonne ricoperte di stucco per simulare l'aspetto del marmo. Misurava 25 metri in lunghezza e 11 in larghezza.
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Il tempio di Giunone Sospita era situato tra il tempio della Speranza e quello di Giano, dove attualmente sorge la chiesa, che si stabilì sulle sue rovine verso la fine del I millennio. Costruito verso il [[195 a.C.]] da [[Gaio Cornelio Cetego]] era periptero di ordine ionico con tre file di sei colonne sul lato anteriore, due file di sei colonne sul lato posteriore e undici sul lato lungo. Una gradinata, utilizzata ancora oggi per entrare nella chiesa, conduceva al pronao del tempio. Era il più grande dei tre templi, poiché misurava 30 metri in lunghezza e e 15 metri in larghezza, oltre ad essere stato il più alto (ciò si evince comparando le colonne preservatesi di ognuno dei tre templi).
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==Bibliografia==
*[[Filippo Coarelli]], ''Roma'', Guide Archeologiche Laterza, Laterza, Roma-Bari 2012
▲Esisteva un quarto tempio, situato di fianco al tempio di Giano, che venne distrutto durante i lavori di costruzione del teatro di Marcello. Venne costruito da [[Manio Acilio Glabrione (console 191 a.C.)|Manio Acilio Glabrione]], console nel [[191 a.C.]] Il tempio era anche luogo di culto di [[Diana (divinità)|Diana]].
==Voci correlate==
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