Imitazione di Cristo: differenze tra le versioni

Come accennato, permangono dubbi sul reale autore del testo. Lo storico [[Gran Bretagna|britannico]] [[Brian McNeil]] suppone che il vero autore sia [[Jean Gerson]], [[abate]] [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] vissuto nella prima metà del [[XIII secolo]].<ref>Cfr. Brian McNeil, ''L'imitazione di Cristo'', Jaca Book, Milano, 2004, ISBN 88-16-43724-3, pag. 133.</ref>

Una terza teoria ritiene invece che l'opera sia frutto del lavoro di più persone che hanno provveduto a completare il testo in tempi diversi. L'ipotesi si basa sulla differente impostazione stilistica dei primi due libri rispetto agli ultimi due.<ref>Cfr. introduzione di {{fr}} L. Molland, Ch. D'Héricault, ''Le Livre De L'Internelle Consolacion, Première Version Françoise De L'Imitation De Jésus-Christ'', P. Jannet, Parigi, 1856.</ref> In effetti, i primi due libri sembrano abbozzare una sorta di "regola monastica", "''intesa al governo della vita interiore''"<ref>Cfr. Cesare Guasti, ''Della imitazione di Cristo'', Società di San Giovanni / Desclèe, Roma / Tournai, 1866, p. 338.</ref> e quasi contrapposta alle scuole filosofiche [[Realismo (filosofia)|realista]] e [[Nominalismo|nominalista]].