Il negozio giuridico è una creazione concettuale elaborata dalla scuola giuridica tedesca del [[XIX secolo]] volta a regolare tutte le manifestazioni di volontà. Alla base di tale scelta vi era l'[[idealismo tedesco]] con la centralità della volontà.
In Italia, il codice del 1865 si ispirava al codice napoleonico del 1804, dove la categoria generale dell'agire privato era il contratto. Nel nostro codice, pertanto, il negozio giuridico risulta non citato. {{Cn|Durante il [[ventennio fascista]]}} tuttavia la dottrina italiana si allineò a quella tedesca e la nozione di ''accordo'', presente nell'art. 1325 del [[codice civile italiano]] andò a sovrapporsi a quella di manifestazione di volontà.
