Bramino: differenze tra le versioni

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== Origine del termine e sviluppo della sua funzione nella cultura [[Veda|vedica]] ==
[[File:Agni god of fire.jpg|Agni|thumb|200px|right|Il Dio [[Veda|vedico]] del sacerdozio, [[Agni]]. Da notare che cavalca una capra (''ajā'') che indica l'energia della Terra, il suo copricapo è il sacro fuoco (come la barba), mentre i suoi attributi sono ascia (''paraśu''), fiaccola, rosario (''[[akṣamālā]]'') e lancia di fuoco (''śakti''). Questa immagine essendo a quattro braccia lo individua con due teste.]]
 
Il termine [[sanscrito]] ''brāhmaṇa'' deriva, per alcuni autori come [[Jan Gonda]] <ref>Jan Gonda. ''Notes on Brahman''. Utrecht, 1950.</ref>, da ''bṛh'' ([[sanscrito vedico]], it.: forza, crescita, sviluppo) ovvero colui che possiede il ''bṛh'' intesa come forza magica e misteriosa, da cui il successivo ''[[Brahman]]'' <ref>Da precisare che il sacerdote, il ''brāhmaṇa'', e il ''[[Brahmaṇ]]'' vengono indicati nello stesso modo, essendo tuttavia il primo di genere maschile, il secondo di genere neutro. Nei [[Veda]] non compare mai nella forma neutra ma solo in quella maschile, dal che se ne deriva che lo sviluppo della funzione e lo stesso nome sacerdotale ha preceduto l'indagine speculativa del ''[[Brahman]]'', appartenendo quest'ultima alla più tarda letteratura delle ''[[Upaniṣad]]''.</ref> intesa come forza o realtà cosmica.
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{{Citazione|Ad [[Agni]] rivolgo la mia preghiera, al sacerdote domestico, al divino officiante del sacrificio, all'invocatore che più di tutti porta ricchezze. |Ṛgveda, I-1,1|agnim īḍe purohitaṃ yajñasya devam ṛtvijam hotāraṃ ratnadhātamam|lingua=sa}}
 
[[File:Rigveda MS2097.jpg|left|thumb|300pxupright=1.4|''[[Ṛgveda]]'' (''padapatha'') manoscritto in [[devanāgarī]] risalente al XIX secolo.]]
 
La funzione sacerdotale del dio [[Agni]] è il primo tema affrontato dal primo ''[[Veda]]''. Questa funzione è la prima ad essere ben delineata soprattutto in qualità di ''hotṛ'', l'officiante delle libagioni (simile al ''[[zaotar]]'' dell'[[Avesta]]). Ma a ben guardare il ''[[Ṛgveda]]'' (risalente ad un periodo incerto, comunque a cavallo tra il XX e il X secolo a.C.) è un vero e proprio manuale delle attività sacerdotali del dio [[Agni]] che, dopo essere indicato come ''hotṛ'', viene assunto anche al ruolo di ''adhvaryu'', di ''brāhmaṇa'', di ''potṛ'', di ''neṣṭṛ'', di ''agnīdh'', ''gṛapathi'' e ''praśāstṛ''. A queste attribuzioni del Dio corrispondevano dei sacerdoti [[arii]] specifici (a loro volta corrispondenti alle otto classi sacerdotali delineate anche nell'[[Avesta]] e quindi di probabile derivazione [[Indoeuropea]]).