Varietà (linguistica): differenze tra le versioni

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In qualche caso è possibile associare a queste mutazioni specifici eventi storici.
 
== Variabili sociolinguistiche ==
Nel tempo, sono stati elaborati concetti per formalizzare i piani secondo cui una lingua cambia. Diversamente da quanto avviene nella considerazione della lingua come un fatto astratto e immutabile, la [[sociolinguistica]] si approccia alla lingua come ad un organismo vivo, nelle sue concrete realizzazioni, diverse secondo diversi tagli d'analisi.
 
Le cosiddette "variabili", nell'analisi dei sociolinguisti, stanno alla base del fenomeno delle varietà linguistiche:
* l'analisi [[Diacronia|diacronica]] legge le variazioni linguistiche in rapporto al tempo;
* l'analisi [[Diatopia|diatopica]] legge le variazioni linguistiche in rapporto allo spazio;
* l'analisi [[Diamesia|diamesica]] legge le variazioni linguistiche in rapporto al mezzo;
* l'analisi [[Diastratia|diastratica]] legge le variazioni linguistiche in rapporto alla condizione sociale dei parlanti.
* l'analisi [[Diafasia|diafasica]] legge le variazioni linguistiche in rapporto alla funzione del messaggio e alla situazione in cui si colloca.
 
Diastratia e diatopia sono variabili sociolinguistiche introdotte dal linguista {{chiarire|danese|o norvegese?}} [[Lev Flydal]] nel [[1952]] e poi assunti, ridefiniti e sistematizzati dal linguista rumeno [[Eugen Coșeriu]], che li integrò con la diafasia<ref>Vincenzo Orioles, ''[http://www.orioles.it/materiali/pn/Variabilita_diastrat.pdf Variabilità diastratica]''.</ref><ref>Vincenzo Orioles, ''[http://www.orioles.it/materiali/v_diatopica.pdf Variazione diatopica]''.</ref>. Questi concetti sono mutuati sulla base della diacronia [[Ferdinand de Saussure|saussuriana]]<ref>Beccaria, ''Dizionario'', 2004, cit., alle voci ''diastratico'', ''diafasico'' e ''diatopico''.</ref>. Il concetto di diamesia è stato invece coniato da [[Alberto Mioni]]<ref>«Italiano tendenziale: osservazioni su alcuni aspetti della standardizzazione», in ''Scritti linguistici in onore di Giovan Battista Pellegrini'', Pacini, Pisa, pp. 495-517.</ref>.
 
== Dialetti ==
{{vedi anche|Dialetto|Lingua vernacolare}}
I linguisti definiscono il ''dialetto'' come una varietà regionale o sociale di una lingua, caratterizzata da una sua propria [[Fonologia]], [[Sintassi]] e [[Lessico]]. Per questo motivo, il dialetto è associato spesso con le [[varietà regionali]] della lingua. Inoltre, possono esistere varietà associate con particolari [[gruppi etnici]], [[classi sociali]] o [[gruppi culturali]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Gian Luigi Beccaria]] (a cura di), ''Dizionario di linguistica'', ed. [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], Torino, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8
 
== Voci correlate ==
* [[Varietà linguistiche in Italia]]
 
{{Portale|linguistica}}