'Abd Allah al-Wafi: differenze tra le versioni
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'''ʿAbd Allāh ibn Muḥammad ibn Ismāʿīl''' ({{arabo|عبد اللّه بن محمد بن إسماعيل}}), figlio di [[Muhammad ibn Isma'il]], detto al-Maktūm, è stato il successore del padre, diventando così il 9° Imam ismailita dall'[[813]] all'[[828]].
Il suo ''[[laqab]]'' è '''al-Wāfī'''. I [[Nizar]]iti e i [[Musta'liani]] tracciano il loro Imamato da lui e dai suoi discendenti, che fondarono nel [[X secolo]] l'[[Fatimidi|Imamato fatimide]]. A lui succedette il figlio [[Muhammad al-Taqi (ismailita)|Muḥammad al-Taqī]] (Aḥmad ibn ʿAbd Allāh).<ref>[http://www.ismaili.net/histoire/history04/history417.html
L'8° e il 10° Imam fatimide si occultarono a causa delle minacce abbasidi, e furono conosciuti solo con i loro soprannomi. Tuttavia i Dawudi Bohra, nel loro testo religioso ''Taqqarub'', pretendono di conoscere i veri nomi di tutti i 21 Imam in sequenza, compresi quelli degli "Imam nascosti": l'8° Imam, noto come Wafī Aḥmad, si sarebbe chiamato in realtà ʿAbd Allāh ibn Muḥammad, il 9° Imam (Taqī Muḥammad) si sarebbe chiamato Aḥmad ibn ʿAbd Allāh, e il 10° Imam (Raḍī ʿAbd Allāh) si sarebbe chiamato al-Ḥusayn ibn Aḥmad.<ref>Oltre quanto detto nel presente lemma si possono ricostruire i nomi nel modo seguente: per gli ismailiti i nomi degli Imam nascosti dopo Muḥammad ibn Ismāʿīl ibn Jaʿfar sarebbero: '''ʿAbd Allāh ibn Muḥammad''' (meglio noto nei circoli ismailiti come Aḥmad al-Wafī), '''Aḥmad ibn ʿAbd Allāh''' (meglio noto come Muḥammad al-Taqi), '''Muḥammad ibn Aḥmad''' (meglio noto come ʿAbd Allāh al-Raḍī) e '''ʿAlī ibn Muḥammad''' (più noto come ʿAlī ibn al-Ḥusayn, col ''laqab]]'' di al-Mahdī)". Si veda ''Quarterly Journal of the American University of Beirut'', Vol. XXI, 1-2, Edited by Mahmud Ghul, ''[http://www.ismaili.net/Source/0910.html/ The Hidden Imams of the Ismailis]''. Sami N. Makarem</ref>
As per Ismaili.net <ref>http://www.ismaili.net/histoire/history04/history419.html▼
Wafi Ahmad in Salamia</ref> residence history of Salamia is as follows:▼
== Residenza a Salamiyya (Siria) ==
[[File:Mosque Imam Abadullah,Salamia,Syria.JPG|thumb|left|Mosque Imam Abadullah,Salamia,Syria,renovated by Dawoodi Bohra]]▼
▲[[File:Mosque Imam Abadullah,Salamia,Syria.JPG|thumb|left|
"I propagandisti ismailiti, alla ricerca di un nuovo luogo di residenza per i loro Imam, giunsero a [[Salamiyya]] e ispezionarono la città avvicinandone il proprietario di fatto, Muḥammad b. ʿAbd Allāh b. Ṣāleḥ, che aveva trasformato la cittadina in un florido centro commerciale. Gli dissero che vi era un mercante [[Hashemiti|hascemita]] di [[Bassora|Basra]] che era desideroso d'insediarsi in città. Costui accettò che ciò avvenisse e gli riservò un luogo lungo la strada principale del mercato,dove esisteva una casa appartenente a un certo Abū Farḥa. I ''dāʿī'' ismailiti la comprarono per il loro Imam e lo informarono di ciò. Aḥmad al-Wafī giunse nella sua nuova residenza come un normale commerciante e subito abbatté la vecchia abitazione, edificandone una nuova al suo posto e costruì un muro attorno a essa. Costruì anche un tunnel che partiva dall'interno della casa e che conduceva discretamente al suo esterno, attraverso il deserto, per una lunghezza di circa 12 miglia (pressappoco 20 km.). Denaro e tesori di sua proprietà furono trasportati da [[dromedari]] all'ingresso di quel tunnel di notte. La porta che lo sbarrava si aprì e i dromedari entrarono con il loro carico all'interno dell'abitazione".
Fotografie mostrano il mausoleo dell'Imam. Vicino alla sua ''qabra mubarak'' ("tomba benedetta"), esiste ancora l'ingresso aperto del tunnel.
[[File:Tree shia islam n3.pdf|left|
▲[[File:Tree shia islam n3.pdf|left|450px|thumb|Imam Abadullah amongst Shia Islam]]
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Joseph w. Meri, Bacharach, ''Medieval Islamic civilisation''
*Gli ''ʿUyūn al-akhbār'' costituiscono la fonte scritta più completa, lasciata dal ''[[da'wa|dāʿī]]'' ismailita/tayyibi/dawudi del [[XIX secolo]], [[Sayyid|Sayyedna]] Idrīs b. Ḥasan, sulla storia della comunità ismailita dalle origini al [[XII secolo]], epoca dell'Imamato del [[fatimide]] [[al-Mustanṣir bi-llāh]] (m. 1094), e dei governanti [[al-Musta'li|musta'liani]], incluso [[al-Musta'li]] (m. 495/1101) e al-Amir (m. 524/1130), seguiti dalla comunità ismailita tayyibita in Yemen.
==Collegamenti esterni==
* [http://archive.mumineen.org/awliya/duat/52duat.html Lista dei Sadat] (secondo i [[Dawudi Bohora]])
▲*''The Ismaili, their history and doctrine'' by Farhad Daftary
▲*''Religion,learning and science'' by Young Lathan
▲*''Sayyida Hurra: The Isma‘ili Sulayhid Queen of Yemen''by Dr Farhad Daftary
{{Imam ismailiti}}
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