Freyr: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
[[File:Freyr_art.jpg|thumb|right|180pxupright|Questa raffigurazione del [[XIX secolo]] rappresenta Freyr con il suo [[cinghiale]] e la sua [[spada (arma)|spada]].]]
 
'''Freyr''' (talvolta anglicizzato ''Frey'') è una delle più importanti divinità della [[mitologia norrena]]. Adorato come un dio della [[bellezza]] e della fecondità, Freyr «concede pace e piacere ai mortali». Egli domina sulla [[pioggia]], sullo splendere del [[sole]] e il raccolto dei campi. Egli è figlio di [[Njörðr]], fratello di [[Freyja]], figliastro di [[Skaði]]. La sua sposa è [[Gerðr]], per amore della quale cedette la sua [[Spada (arma)|spada]] a [[Skìrnir]], oltre al cavallo (presumibilmente il suo fido [[Cavalcature degli Æsir#Blóðughófi|Blóðughófi]]) capace di cavalcare attraverso le [[fiamma|fiamme]]. A causa di questo dono, Freyr affronterà il [[Ragnarök]] con maggiore pericolo. Suo avversario sarà infatti [[Surtr]], capo dei [[Múspellsmegir|giganti di fuoco]] provenienti da [[Múspellsheimr]], contro il quale finirà per soccombere.
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La corte di Freyr a Gerðr è trattata ampiamente nel poema eddico [[Skírnismál]].
 
[[File:Skírnismál-748-2v.jpg|right|thumb|250px|[[AM 748 I 4to]], uno dei due manoscritti che conservano lo ''Skírnismál'', ha note a margine che indicano chi parla in ogni verso. Alcuni studiosi pensano che questo possa essere un indizio sull'origine dell'opera, che potrebbe essere stata concepita per essere recitata a [[teatro]].]]
 
Freyr è depresso dopo aver visto Gerðr. Njörðr e [[Skaði]] chiedono a Skírnir di andargli a parlare. Freyr rivela allora la causa del suo dispiacere e chiede al suo servo di andare nello [[Jötunheimr]] per corteggiare Gerðr in sua vece e gli dà il suo cavallo e la sua spada per l'avventura.
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{{Citazione|Freyr successe a Njörðr, e fu chiamato [[Drótt]] dagli Svedesi, e loro gli pagavano le tasse. Lui era, come suo padre, fortunato nelle alleanze e nelle buone stagioni. Freyr costruì un grande [[Tempio di Uppsala|tempio a Uppsala]], e lo rese la sua sede, e gli diede tutte le tasse, le sue terre e tutti i beni. Allora fu l'inizio dei [[Uppsala öd|domini di Uppsala]], che rimangono tuttora. Allora cominciò la pace di [[Fróði]], e ci furono buone stagioni, in tutte le terre, che gli svedesi attribuivano a Freyr, così lui era adorato molto più degli altri dèi, giacché tutti in quel tempo divennero più ricchi grazie alla pace e al tempo. Sua moglie era chiamata [[Gerðr]], figlia di [[Gymir]] e il loro figlio si chiamava [[Fjölnir]]. Freyr era chiamato anche con il nome di [[Yngvi]]; e questo nome fu considerato a lungo un epiteto d'onore, tanto che i suoi discendenti sono chiamati gli [[Ynglingar]]. Freyr si ammalò, e man mano che la sua malattia peggiorava, i suoi uomini permisero sempre a meno persone di avvicinarsi. Nel frattempo costruirono un [[tumulo]], e vi misero una porta con tre fori. Quando Freyr morì lo seppellirono segretamente nel tumulo, ma dissero agli svedesi che era ancora vivo; e loro continuarono a badargli per tre anni, portando tutte le tasse al tumulo: per un foro mettevano l'[[oro]], per l'altro l'[[argento]] e per il terzo il [[rame]]. La pace e le buone stagioni continuarono. Quando gli svedesi seppero della morte di Freyr, e le condizioni favorevoli continuavano, credettero che sarebbe rimasto così finché Freyr fosse rimasto in [[Svezia]], pertanto non bruciarono i suoi resti, ma lo elessero dio di questo mondo e successivamente continuarono a offrirgli [[blót]], principalmente per ottenere pace e buoni raccolti.|Snorri Sturluson - Saga degli Ynglingar XII|Freyr tók þá ríki eptir Njörð; var hann kallaðr dróttinn yfir Svíum ok tók skattgjafir af þeim; hann var vinsæll ok ársæll sem faðir hans. Freyr reisti at Uppsölum hof mikit, ok setti þar höfuðstað sinn; lagði þar til allar skyldir sínar, lönd ok lausa aura; þá hófst Uppsala auðr, ok hefir haldizt æ síðan. Á hans dögum hófst Fróða friðr, þá var ok ár um öll lönd; kendu Svíar þat Frey. Var hann því meir dýrkaðr en önnur goðin, sem á hans dögum varð landsfólkit auðgara en fyrr af friðinum ok ári. Gerðr Gýmis dóttir hét kona hans; sonr þeirra hét Fjölnir. Freyr hét Yngvi öðru nafni; Yngva nafn var lengi síðan haft í hans ætt fyrir tignarnafn, ok Ynglingar váru síðan kallaðir hans ættmenn. Freyr tók sótt; en er at honum leið sóttin, leituðu menn sér ráðs, ok létu fá menn til hans koma, en bjoggu haug mikinn, ok létu dyrr á ok 3 glugga. En er Freyr var dauðr, báru þeir hann leyniliga í hauginn, ok sögðu Svíum at hann lifði, ok varðveittu hann þar 3 vetr. En skatt öllum heltu þeir í hauginn, í einn glugg gullinu, en í annan silfrinu, í hinn þriðja eirpenningum. Þá hélzt ár ok friðr.Þá er allir Svíar vissu, at Freyr var dauðr, en hélzt ár ok friðr, þá trúðu þeir, at svá mundi vera, meðan Freyr væri á Svíþjóð, ok vildu eigi brenna hann, ok kölluðu hann veraldar goð ok blótuðu mest til árs ok friðar alla ævi síðan. |lingua=non}}
 
[[File:Yngve_Frey_bygger_Gamla_Upsala_tempel_by_Hugo_Hamilton.jpg|thumb|350px|rightupright=1.6|Yngvi-Freyr costruisce il [[Tempio di Uppsala]] in questo lavoro dei primi del [[XX secolo]] di [[Hugo Hamilton]].]]
 
Freyr ebbe un figlio chiamato Fjölnir, che gli successe nel trono e regnò nel seguente periodo di prosperità. I discendenti di Fjölnir sono descritti nell'''[[Ynglingatal]]'', che descrive i re mitologici della Svezia.
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== Similitudini con i Santi cristiani ==
 
[[File:Three kings or three gods.jpg|thumb|right|Si pensa che questo particolare di una tappezzeria [[Svezia|svedese]] del [[XII secolo]] rappresenti (da sinistra a destra), [[Odino]] senza un [[occhio]], [[Thor]] e [[Mjöllnir|il suo martello]] e Freyr con una spiga di grano. Altri affermano che questi sono [[Olaf II di Norvegia]], [[Canuto IV di Danimarca|San Canuto]] e [[Erik IX di Svezia|Sant'Erik]].]]
 
Nel cattolicesimo molti santi hanno capacità e riti simili a quelli di Freyr. In alcune aree dell'Europa occidentale, [[San Biagio vescovo e martire|San Biagio]] era riconosciuto come il patrono degli [[agricoltura|agricoltori]]. La benedizione del grano prima della semina era associata a lui e celebrata nel giorno del patrono, il 3 febbraio, con una processione. Durante questa, un uomo che rappresentava il santo veniva trasportato su un carro attraverso la campagna. In alcuni villaggi San Biagio era considerato il patrono della fertilità e alcune donne che volevano sposarsi pregavano davanti alla sua statua.