Giovanni Meli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 79.50.13.186 (discussione), riportata alla versione precedente di Malemar
Botcrux (discussione | contributi)
m →‎Biografia: Bot: Fix dimensionamento immagini (v. richiesta)
Riga 25:
 
La celebrità arriva nel [[1762]] col poemetto ''La Fata galante'', in cui il Meli immagina d'incontrare una [[fata]], figura [[Allegoria|allegorica]] della [[immaginazione|fantasia]], che gli propone sotto forma di [[Fiaba|fiabe]] [[Mitologia|mitologiche]], tematiche filosofico-[[società (sociologia)|sociali]], in cui egli trasferisce in forma poetica la sua filosofia, non certo omogenea ed ordinata secondo un organico disegno e modellata sui cosiddetti [[Romanzo|romanzi]] filosofici [[Francia|francesi]] o sui più antichi modelli allegorici della [[letteratura]] [[Europa|europea]].
[[File:Lu labbru.jpg|250px|thumb|[[Eco della Sicilia]] di [[Francesco Paolo Frontini]] ed. Ricordi 1883 - Versi di G. Meli]]
Per poter vivere aveva intanto intrapreso gli studi di [[medicina]], spinto anche dalla madre, e nel [[1764]] conseguì il titolo professionale presso l'Accademia degli Studi di Palermo<ref>[[Luigi Carmona]], ''Giovanni Meli: medico e biologo'', Palermo: Palumbo, 1941</ref>. Esercitò la professione di medico soprattutto a partire dal [[1767|'67]], trasferendosi come condotto nel paesino di [[Cinisi]], dove veniva chiamato l'abate Meli, poiché vestiva come un [[presbitero|prete]] anche senza aver ricevuto gli ordini sacerdotali minori.