Maria Cristina di Savoia: differenze tra le versioni
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Sposò nel [[1832]] [[Ferdinando II delle Due Sicilie]], divenendo regina delle [[Regno delle Due Sicilie|Due Sicilie]]; le [[matrimonio|nozze]] furono celebrate il 21 novembre [[1832]] nel [[santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta]] a [[Genova]]<ref>Regolo, p. 238</ref>.
Maria Cristina era di sentimenti religiosissimi ed estremamente devota<ref>A stento si riuscì a farle rinunciare alla vita monacale per quella coniugale; cfr. la nota di Umberto Renda in L. Settembrini, ''Ricordanze della mia vita'', Torino, Paravia, 1944, p. 27 (n.1)</ref>: cristiana fervente, si trovò a vivere in una corte il cui stile di vita era molto lontano dalla sua sensibilità. Con il marito, esuberante, vi era qualche difficoltà di relazione, ma la donna riuscì a ingentilirne, se non i costumi, perlomeno la politica non proprio democratica
Non ebbe comunque l'opportunità di avventurarsi in altre ingerenze politiche: si dedicò prevalentemente ad azioni di bontà verso i poveri e i malati.(altra falsità, la Regina Maria Cristina fu valida collaboratrice del marito, che l'ascoltava volentieri e metteva in pratica i suoi consigli. Fu ella promotrice per la ripresa delle seterie di San Leucio e per il lavoro alle donne). Donna di grande mitezza, si fece ben volere da tutti e seppe anche reagire con intelligenza agli scherzi del marito: un giorno, quando la regina stava sedendosi al pianoforte, Ferdinando le tirò indietro la seggiola ridendo, ma lei senza scomporsi replicò: «Credevo di aver sposato il re di Napoli, non un lazzarone»<ref>A. Luzio, ''Garibaldi, Cavour e Verdi'', Torino, Fratelli Bocca, 1924, p. 459</ref>. (calunnia fatta girare dal perfido Cavour, mai il buon Ferdinando, come la Beata chiamava suo marito, ha mai fatto questo gesto).
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