Italia rinascimentale: differenze tra le versioni

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==Il quadro storico==
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|[[File:Italia 1494 topo.svg|450pxupright=2|left|thumb|L'Italia nel 1494]]
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Nel corso del Quattrocento, fase di passaggio dall'[[Medioevo|età medievale]] all'[[età moderna]], l'[[Italia]] era politicamente frammentata in un complesso di [[Antichi Stati italiani|Stati]] diversi per estensione territoriale e regime politico. Tale assetto, sancito dalla [[Pace di Lodi]] del [[1454]] e garantito per tutta la seconda metà del secolo dalla personalità autorevole di [[Lorenzo il Magnifico]], fu rimesso in discussione con la discesa in Italia ([[1494]]) del [[re di Francia]] [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]], che diede avvio a quel periodo di conflitti ricordati dalla storiografia come ''[[Guerre d'Italia del XVI secolo|Guerre d'Italia]]''.
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===Carlo V e Francesco I===
{{vedi anche|Rapporti tra Carlo V e Francesco I}}
[[File:Tizian 081.jpg|right|thumb|Carlo V in un ritratto di [[Tiziano]]]]
Con la formazione della [[Lega di Cambrai]] ([[1508]]), voluta da [[Papa Giulio II|papa Giulio II della Rovere]] in funzione antiveneziana, i francesi fecero ritorno in Italia, destando le preoccupazioni dei principi della penisola. Il pontefice costituì allora una [[Lega Santa (1511)|Lega Santa]] che nel [[1513]] costrinse gli ingombranti vicini alla ritirata. Le mire francesi sull'Italia furono ereditate nel [[1515]] da [[Francesco I di Valois]], che sarà protagonista insieme al rivale [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] di una lunga lotta per l'egemonia continentale che avrà in Italia il suo principale teatro. Col [[trattato di Noyon]] del [[1516]] le due grandi contendenti riconoscevano le rispettive conquiste: alla [[Francia]] veniva confermato il possesso del Ducato di Milano, alla [[Spagna]] quello del Regno di Napoli. Ma l'accordo non bastò a spegnere le rivalità, che esplosero nuovamente nel [[1519]] con l'elezione a [[Sacro Romano Imperatore|imperatore]] di Carlo V, già re di Spagna, Napoli e Sicilia. Nel [[1521]] le armate francesi scesero nuovamente in Italia con l'obiettivo di riconquistare il reame napoletano, ma furono sconfitte nelle battaglie della [[Battaglia della Bicocca|Bicocca]], di [[Romagnano Sesia|Romagnano]] e [[Battaglia di Pavia (1525)|di Pavia]], durante la quale lo stesso Francesco I fu fatto prigioniero e condotto a [[Madrid]] per poi essere rilasciato solo dopo la [[Trattato di Madrid (1526)|cessione di Milano agli Spagnoli]] ([[1525]]).
 
[[File:Jean Clouet 001.jpg|230px|left|thumb|Francesco I di Valois]]
L'allarme per la crescente potenza degli [[Asburgo]] portò alla costituzione della [[Lega di Cognac]], promossa da [[Papa Clemente VII|papa Clemente VII de' Medici]] e siglata dal sovrano francese insieme alle repubbliche di Venezia e Firenze. Un'alleanza fragile che non fu in grado di evitare il terribile [[Sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]] del maggio [[1527]], episodio che suscitò orrore e costernazione in tutto il mondo cattolico: i [[Lanzichenecchi]], soldati imperiali di origine prevalentemente [[Germania|tedesca]] e fede [[Luteranesimo|luterana]], misero sotto assedio la [[Roma|Città Eterna]], che fu espugnata e saccheggiata per giorni. Il papa, asserragliato in [[Castel Sant'Angelo]], fu costretto alla pace con l'imperatore. Il [[papa Clemente VII]], nell'intento di consolidare proprio potere indebolito dopo il [[sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]], ottenne però dall'imperatore la restaurazione della propria famiglia, i [[Medici]], a Firenze, dove si era costituita una repubblica ([[1527]]-[[1530]]); riuscì poi a consolidare ulteriormente il proprio dominio impadronendosi di [[Perugia]] e di [[Ancona]]. Il 5 agosto [[1529]] venne stipulata la [[pace di Cambrai]], con la quale la [[Francia]] rinunciava alle mire sull'Italia mentre la [[Spagna]] vedeva riconosciuto il possesso di [[Napoli]] e [[Milano]].