Torpediniera: differenze tra le versioni

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Ma allo stesso tempo il peso della loro corazzatura le rallentava e gli enormi [[cannone|cannoni]] necessari per penetrare quella stessa armatura sulle corazzate avversarie avevano una cadenza di fuoco molto bassa. Questo suggerì la costruzione di piccole navi molto più economiche e veloci che avrebbero attaccato le corazzate in massa. L'introduzione del [[siluro]] (o torpedine) le dotò di un'arma che poteva mandare in avaria ed affondare qualunque corazzata.
 
[[File:Druzki Ngruev 27633738sP4020228.jpg|thumb|250px|La torpediniera [[Bulgaria|bulgara]] [[Drazki]]]]
Quindi alla fine del XIX secolo le marine di molte nazioni iniziarono a dotarsi di torpediniere - [[nave|navi]] relativamente piccole, dai 30 ai 50 metri di lunghezza, armate con tre lanciasiluri e con piccoli cannoni. Erano propulse da [[motore a vapore|motori a vapore]] e potevano raggiungere velocità comprese tra i 20 ed i 30 nodi (dai 37 ai 56 km/h).
Erano relativamente poco costose e potevano essere acquistate in grandi quantità permettendo l'attacco in massa contro navi di dimensioni maggiori. Anche se alcune di esse sarebbero state sicuramente affondate dai più grandi [[cannone|cannoni]] delle navi maggiori mentre si portavano a raggio di tiro, il loro costo era così basso che anche se avessero affondato una singola corazzata questa sarebbe stata una vittoria. La cosiddetta ''[[Jeune Ecole]]'', in Francia, si proponeva addirittura di costituire una flotta composta solo da torpediniere e [[incrociatore|incrociatori]], ritenendo la [[nave da battaglia]] morta per sempre: sotto questo impulso venne costruita la ''[[Foudre]]'', una velleitaria "porta-torpediniere" d'alto mare che avrebbe dovuto agire usando le sue torpediniere come poi faranno le portaerei con i velivoli; l'esperimento fallì in quanto le otto torpediniere imbarcate potevano essere messe in acqua solo con calma piatta o in porto.