Chiesa di San Rocco all'Augusteo: differenze tra le versioni

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La chiesa nacque per iniziativa della "[[Confraternita]] di San Rocco", dedicata al [[san Rocco|santo]] di [[Montpellier]] e approvata nel [[1499]] da [[papa Alessandro VI]]. Al sodalizio religioso, nato per soccorrere gli ammalati di [[peste]] per iniziativa dei barcaioli e degli osti che vivevano presso il [[Tevere]], venne concesso di costruire un ospedale in prossimità della antica chiesetta di San Martino ''iuxta flumen'' ("vicino al fiume") presente sin dal [[secolo XI]]. Il luogo è infatti posto molto vicino a un antico porto fluviale di Roma detto di Ripetta.
 
[[File:ItaliaRomaSanRoccoFacciata.jpg|thumb|left|150pxupright=0.7|La facciata del Valadier, vista dal museo dell'Ara Pacis]]
 
Subito dopo le esperienze fatte nel corso dell'[[anno santo]] del [[1500]], nel [[1502]] fu intitolata a san Rocco e san Martino e fu costruito l'ospedale che si arricchì, in un secondo momento di un reparto di [[ginecologia]]. La chiesa, priva di particolari ambizioni artistiche, fu completata con una decorazione interna, in parte opera di [[Baldassarre Peruzzi]] e la facciata fu affrescata con ''Storie di san Rocco'' dal pittore [[Avanzino Nucci]].
 
[[File:ItaliaRomaSanRoccoCupola.jpg|thumb|right|150pxupright=0.7|La cupola della chiesa, opera del de' Rossi]]
 
Nel [[1645]] venne riportato alla luce un antico affresco raffigurante la ''Madonna'', precedentemente ricoperto, e l'immagine fu ritenuta miracolosa. L'anno dopo si diede inizio alla ristrutturazione della prima chiesa, i cui lavori si conclusero nel [[1654]] per la munificenza dei cardinali Odoardo Vecchiarelli e Francesco Barberini. All'architetto [[Giovanni Antonio De Rossi]] si deve la [[sacrestia]], la costruzione della [[cupola]], l'inserimento della nuova cappella della "Madonna delle Grazie". L'interno, a [[navata]] unica e con tre [[Cappella|cappelle]] su ogni lato, ricevette una nuova decorazione. Tra i dipinti si ricordano la ''Madonna con Bambino e i santi Rocco e Antonio abate'' di Baldassarre Peruzzi, ma estesamente restaurato da [[Giovan Battista Gaulli|Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio ]] all'incirca nel [[1660]] a causa di estesi danni derivanti dai frequenti alluvioni e il grande dipinto di [[Giacinto Brandi]] ''San Rocco in gloria'' del [[1674]], posto sull'[[altare maggiore]].
 
[[File:Campo Marzio - s Rocco interno 1000171.JPG|thumb|left|200px|Interno della chiesa]]
 
Nella prima metà del [[XVIII secolo]] le cappelle furono impreziosite da una decorazione in marmo, mentre la facciata venne realizzata in stile [[neoclassicismo|neoclassico]] dall'architetto [[Giuseppe Valadier]] nel [[1832]], con unico ordine di doppie colonne con capitelli corinzi al centro, affiancate da paraste con capitelli ionici, che sorreggono un grande timpano. Sul portale di ingresso si trova lo stemma di [[papa Gregorio XVI]] regnante all'epoca dei lavori.
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==Curiosità==
[[File:Idrometro1 9902.jpg|thumb|200px|l'idrometro di Ripetta]]
Sul fianco destro della chiesa è sistemata dal [[1821]] una colonna in bassorilievo che misura l'altezza delle inondazioni del [[Tevere]] (''Idrometro di Ripetta'').
La peggiore inondazione riportata è quella del [[1598]] con un primato di 4 metri al di sopra dell'attuale livello della strada. L'idrometro originale era suddiviso in quattro parti disposte lungo una scala a gradini. Quello conservato è l'elemento superiore.<ref>{{cita web|autore=Sito Roma virtuale|url=http://roma.freewebpages.org/roma-c4i.htm|titolo=le inondazioni del Tevere|accesso=14-01-2007}}</ref>