Henri-Jacques-Guillaume Clarke: differenze tra le versioni
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== Esordi ==
[[File:Louis16-1775.jpg|thumb
Nacque a [[Landrecies]], piccolo comune agricolo del dipartimento del [[Nord-Passo di Calais|Nord-Pas de Calais]], da una famiglia di origine [[Irlanda|irlandese]]. Già allievo della ''École militaire de Paris'', nel [[1782]], diciassettenne, entrò nell'esercito di [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]], col grado di [[sottotenente]] del [[reggimento]] di [[cavalleria]] ''[[Berwick]] ''. Nel [[1784]] passò [[capitano]].
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=== La campagna d'Italia ===
[[File:Lazare carnot.jpg|thumb|left|
Dopo il rilascio trascorse alcuni mesi in [[Alsazia]], sinché, nel [[1796]], [[Lazare Carnot|Carnot]] lo assegnò alla Armata d'Italia del giovane e neopromosso generale [[Napoleone I di Francia|Buonaparte]]. Ufficialmente con l'incarico di capo del servizio topografico, in realtà per sorvegliare l'azione di [[Napoleone I di Francia|Napoleone]], nonché per garantire la liberazione del [[Gilbert du Motier de La Fayette|La Fayette]], prigioniero degli austriaci. <br />
Una liberazione ottenuta nel quadro del [[Trattato di Campoformio]], poi firmato il 17 ottobre [[1797]], nella quale dovette avere un qualche ruolo di rilievo.
=== La pace di Lunéville ===
[[File:Peace.jpg|thumb
Al termine della campagna della [[seconda coalizione]], fu comandante della guarnigione di [[Lunéville]], nel corso del congresso che portò all'[[Trattato di Lunéville|omonimo trattato]]. Ed è accreditato di un qualche ruolo rilevante nelle trattative.
Con la [[Trattato di Lunéville|Pace di Lunéville]] la [[Repubblica Cisalpina]] annesse il [[Ducato di Parma e Piacenza|Ducato di Parma]] e il legittimo sovrano [[Ludovico I di Borbone]] (parente stretto di [[Carlo IV di Spagna]], alleato di Napoleone) venne ridotto a [[Regno di Etruria|Re d'Etruria]]; gli venne affiancato proprio il Clarke, come incaricato d'affari del [[Napoleone I di Francia|Primo Console]] (in pratica un [[proconsole]]).
=== Stretto collaboratore di Napoleone ===
[[File:Russparis.jpg|thumb|left|
[[Napoleone I di Francia|Buonaparte]] doveva averne maturato una ottima opinione, tant'è che, dopo il [[18 brumaio]], lo nominò [[generale di divisione]], capo dell'ufficio generale topografico di [[Parigi]], consigliere di Stato. Con l'instaurazione dell'[[Primo Impero francese|Impero]], divenne Segretario dell'ufficio dell'[[Napoleone I di Francia|Imperatore]] per l'esercito e la marina.
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=== Il passaggio al campo monarchico ===
[[File:Etienne Frederic Lignon Portrait of Richelieu.jpeg|thumb|
Salito al trono [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]], il ministero della guerra venne affidato al [[Pierre-Antoine, comte Dupont de l'Étang|Dupont de l'Étang]] ma il [[Luigi XVIII di Francia|Borbone]] lo ricompensò facendolo [[Pari di Francia]]. <br />
Quando [[Napoleone I di Francia|Napoleone]] sbarcò dall'[[Isola d'Elba|Elba]] nel marzo [[1815]], Clarke seguì [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] nella fuga a [[Gand]], in [[Belgio]].
=== Ministro della guerra di Luigi XVIII ===
[[File:DelarocheNapoleon.jpg|thumb|left|
Dopo [[battaglia di Waterloo|Waterloo]] e la seconda abdicazione dell'[[Napoleone I di Francia|Imperatore]], Clarke venne ricompensato con la restituzione del ministero della guerra nel [[Governo Talleyrand|governo]] [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord|Talleyrand]]. Probabilmente [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]], uomo accorto, dovette considerare che nessuno conosceva l'esercito ereditato da [[Napoleone I di Francia|Napoleone]], meglio del suo ministro della guerra. Oltretutto tanto pronto a servire il nuovo [[Restaurazione francese|regime]].
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== Esito ==
[[File:Gouvion-saint-cyr.jpg|thumb
Restò in carica sino al 2 settembre [[1817]], quando, senza che cadesse il [[Primo governo Richelieu|governo]] [[Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis, duca di Richelieu|Richelieu]], venne sostituito dal [[Laurent de Gouvion-Saint Cyr|Saint-Cyr]], [[Maresciallo dell'Impero]] ma estraneo ai [[cento giorni]]. Questi, finalmente, diede mano alla riorganizzazione dell'esercito, con la fondamentale ''Legge Gouvion-Saint-Cyr'' del 12 marzo [[1818]], che riformava il reclutamento, riducendo sostanzialmente gli effettivi e dando priorità al reclutamento volontario: una condizione particolarmente necessaria in un paese con le finanze dissestate e ben lontano da tentare nuove avventure belliche.
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