Murta: differenze tra le versioni

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L'abitato, situato interamente in collina, è composto da un nucleo centrale, comprendente anche la chiesa parrocchiale, sul crinale che scende verso il Polcevera dividendo la valle del torrente Trasta da quella del torrente Molinassi, da alcuni gruppi di case rurali sparsi sul territorio circostante e da numerose villette distribuite sul versante della collina che scende verso la sponda destra del torrente [[Polcevera (torrente)|Polcevera]].
[[File:Panorama Valpolcevera da Murta.jpg|thumb|center|400pxupright=1.8|La bassa Val Polcevera vista da Murta]]
== Geografia fisica ==
[[File:Genova Bolzaneto collina Murta.jpg|thumb|left|300pxupright=1.4|La collina di Murta]]
=== Territorio ===
Murta oggi non costituisce un'entità amministrativa autonoma, essendo parte integrante dell'unità urbanistica di Bolzaneto. Il suo territorio, storicamente identificato con l'area sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica della [[parrocchia]] di [[Chiesa di San Martino di Murta|S. Martino]]<ref>[http://hdue.hyperborea.com/asgeFront/ua.htm;jsessionid=6E0021400C7BF8C258970215862E447A?idUa=2700 Carta del territorio di Murta allegata al libro "Memorie della parrocchia di Murta in Polcevera" di L. Persoglio].</ref> comprendeva in passato la zona a ponente del [[Polcevera (torrente)|torrente Polcevera]] delimitata a nord dai torrenti Molinassi<ref>Confine tra i comuni di Genova e Ceranesi.</ref> e Burba e a sud dal torrente Trasta, mentre ad est, superata la dorsale montuosa detta Rocca dei Corvi, culminante con il monte Teiolo (660 m slm), si estendeva anche su parte della valle del rio Cassinelle (affluente del [[Chiaravagna]]), dove esistevano dei prati da foraggio utilizzati dai contadini murtesi e la [[miniera]] di monte Ramazzo, abbandonata intorno alla metà dell'Ottocento.<ref>La miniera di monte Ramazzo, la più antica della Liguria, era sfruttata fin dal [[XV secolo]] per estrarre [[solfato di rame]] e di [[solfato di ferro|ferro]], e nella prima metà dell'Ottocento anche del [[solfato di magnesio]] di ottima qualità. Oggi l'area, in seguito assegnata alla circoscrizione di [[Sestri Ponente]], è in gran parte occupata dalla grande [[discarica]] comunale di Scarpino.</ref><ref>[http://books.google.com/books?id=aAL9T5HB2YUC&printsec=frontcover&dq=Oro,+Miniere,+Storia.+Miscellanea+di+giacimentologia+e+storia+mineraria+italiana&hl=it&ei=D4eLTcPmOoTMswagyrCcCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false Giuseppe Pipino, Oro, Miniere, Storia. Miscellanea di giacimentologia e storia mineraria italiana, Tipografia Pesce, Ovada, 2003]</ref><ref>[http://cartogis.provincia.genova.it/cartogis/pdb/chiaravagna/chiaravagna/normativa/pb2ch_fascicolo2.pdf Provincia di Genova, Torrente Chiaravagna, Piano di bacino stralcio per la difesa idrogeologica, geomorfologica, per la salvaguardia della rete idrografica e per la compatibilità delle attività estrattive, Genova, 1998]</ref><ref>Nei pressi della miniera si trovava la cosiddetta "Pria Scugente" (pietra scivolosa), una grande roccia [[serpentino]]sa di forma convessa, liscia e rilucente, oggi sepolta sotto la discarica. {{Citazione|Nel versante a ponente è notabile un'ampia pietra detta Pria scûggente, perché levigata naturalmente a formare un piano inclinato sdrucciolevole.|[[Luigi Persoglio]], "Memorie della parrocchia di Murta in Polcevera", 1873}}</ref>.
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Le abitazioni, oltre che sul crinale della collina, sono concentrate sul versante affacciato sul Polcevera, dove sorgono la maggior parte degli antichi palazzi di villa e numerose villette sorte nell'ultimo secolo, e sul versante a sud, alla sinistra del torrente Trasta. Il versante a nord, solcato dal rio Carpinello, affluente del Molinassi, è meno popolato, sia per l'esposizione meno favorevole che per la ripidità dei pendii; un tempo vi si trovavano numerosi [[mulino|mulini]], alcuni dei quali oggi trasformati in abitazioni.
 
[[File:Genova Murta villette anni 2000.jpg|thumb|left|300pxupright=1.4|Le villette di nuove costruzione sulla collina di Murta]]Lo sviluppo residenziale della collina di Murta è proseguito ininterrottamente fino ad oggi, sia con ristrutturazioni delle antiche dimore, sia con nuove costruzioni, generalmente ben inserite nel contesto ambientale della collina; localmente è stata invece assai criticata, nei primi [[anni 2000]], la costruzione di alcune moderne villette, sia per l'impatto ambientale, sia per lo stile architettonico, del tutto estraneo a quello delle abitazioni circostanti.<ref name="polcevera.blogspot.com">[http://polcevera.blogspot.com/2007_03_01_archive.html Commenti sul sito polcevera.blogspot.com.]</ref>
 
=== Località ===
[[File:Genova Murta antico lavatoio.jpg|thumb|right|200px|Antico lavatoio in località Figale]]
I numerosi gruppi di case sparsi sui versanti della collina di Murta e sul monte soprastante sono identificati localmente con propri toponimi, generalmente riferiti a specie vegetali, come del resto lo stesso centro principale, oppure ai nomi o soprannomi degli antichi proprietari.
Nell'attuale toponomastica i nomi di queste località sono assegnati alle antiche creuze o alle strade carrozzabili che conducono questi piccoli borghi. Tra i tanti si possono citare i toponimi Battigalli, Carpinello, Molinassi, Pero e Ronco sul versante nord della collina, Ceriotti, Favale, Gazzo, Nonneto e Sexa sul versante a sud, Figale, Lastrico, Monterosso e Pino sul versante ad est, affacciato sul Polcevera.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Piazza chiesa Murta.jpg|thumb|right|220px|La piazza della chiesa di Murta con il monumento ai caduti]]
 
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Martino di Murta ====
[[File:Genova Murta-chiesa san Martino.jpg|thumb|left|220px|Chiesa di San Martino di Murta]]Le prime notizie della chiesa di Murta, dedicata a [[San Martino di Tours]], risalgono al 1143, quando viene citata nel Registro Arcivescovile delle [[decime]], come dipendente dalla [[Rivarolo (quartiere di Genova)#Chiesa di Santa Maria Assunta|pieve di Rivarolo]], ma le sue origini sono certamente più antiche.<ref name="Lamponi"/>
Citata come [[parrocchia]]le dal 1202, fu completamente ricostruita all'inizio del [[XVIII secolo|Settecento]] su quella preesistente. Nel 1747, durante la guerra di successione austriaca subì danni gravissimi e la spoliazione di tutti gli arredi.
La ricostruzione fu completata nel 1770; l’interno, ad una [[navata]], è in stile [[barocco]], con [[affresco|affreschi]] e stucchi dorati. Pregevoli tele del Seicento e del Settecento adornano l'[[abside]] e i sei [[altare|altari]] laterali.
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=== Architetture civili ===
==== Palazzi di villa ====
[[File:Genova Murta villa Clorinda.jpg|thumb|right|220px|Villa Clorinda]]
Lo sviluppo delle ville di campagna, appartenenti alle famiglie aristocratiche cittadine, comune a tante località negli immediati dintorni di Genova, ebbe il suo culmine tra il Seicento e il Settecento. Nella Val Polcevera, la collina di Murta fu una delle località preferite per il soggiorno estivo da molte di queste famiglie, che vi fecero costruire sontuose dimore di villeggiatura. Come accennato, il fenomeno proseguì ancora nell'Ottocento, favorito dall'apertura della ferrovia, che accorciava sensibilmente il tempo necessario per raggiungere da Genova le colline polceverasche e migliorava il confort del viaggio; i villini sorti in questo periodo, di proprietà di ricche famiglie borghesi, non raggiunsero tuttavia lo sfarzo delle antiche ville patrizie. Tra le molte ville ubicate sulla collina di Murta si possono citare:
 
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== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Genova Murta via Pozzoni.jpg|thumb|200px|left|L'ultimo tratto di via Pozzoni, una delle ripide ''creuze'' che portano a Murta]]Murta è collegata con la stazione ferroviaria di [[Bolzaneto]], che dista 2,5&nbsp;km dal centro del paese, dalla linea di autobus 74 della rete urbana di Genova.
La strada che collega Murta a Bolzaneto, costruita intorno al 1880, nella parte più bassa porta il nome di Antonietta Massuccone Mazzini, sorella maggiore di [[Giuseppe Mazzini]], che qui possedeva una casa di campagna, mentre il tratto finale è intitolato al doge [[Giovanni da Murta]].