Maison Saluard: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
__NOINDEX__
Studi piemontesi, Volume 32, Centro studi piemontesi., 2003, p.281▼
{{Infobox struttura militare
|Nome = Maison Saluard
Line 70 ⟶ 51:
==Storia==
[[file:Maison Saluard (casaforte marseiller) 10.JPG|thumb|left|Il retro del complesso]]
La casaforte a Marseiller è stata costruita tra gli [[anni 1430|anni trenta]] e [[anni 1440|quaranta]] del [[XV secolo]]<ref name=orlando252/> per volere di Giovanni Saluard, notaio<ref>Giovanni Saluard era notaio del [[vescovo di Aosta]], [[Giorgio di Saluzzo]].</ref> e [[castello di Cly|castellano di Cly]] come già suo padre prima di lui<ref>Come riportano sia Zanotto che Orlandoni, il notaio Guglielmo Saluard apparteneva alla famiglia Saluard, originaria di Landry ([[Bourg-Saint-Maurice]], in [[Savoia]]) e divenne [[castello di Cly|castellano di Cly]] per volere del Conte Rosso [[
Nel XVI secolo la planimetria della casaforte cambiò, forse a causa di incendi<ref name=cervsaluard>{{cita web|url=http://www.cm-montecervino.vda.it/fr/index.cfm/monuments-verrayes.html|editore=|titolo=A voir à Verrayes|accesso=15 novembre 2013}}</ref>, e alcuni elementi, come finestre decorate e stipiti, presentano date di epoche diverse: ad esempio ritroviamo il 1562, data corrispondente all'inserimento della scala a chiocciola in pietra nell'angolo sud-occidentale della corte<ref name=orlando252/>, e il 1642, a testimonianza di vari rimaneggiamenti.<ref name=zan147>{{cita|André Zanotto|pp. 147-148}}</ref>
Line 86 ⟶ 67:
La parte più antica della casaforte è l'ingresso, posto a ponente: sull'intonaco sbiadito sopra al portone principale si legge ancora lo [[stemma sabaudo]].<ref name=zan147/>
Anche il salone di rappresentanza, che si trova nell'ala est dell'edificio e all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] era ancora adibito a fienile, come riporta la Società piemontese d'archeologia e di belle arti nel 1967 e come confermato dallo [[André Zanotto|Zanotto]], è tra le parti più antiche del complesso. In particolare, presenta un ciclo di affreschi in [[stile gotico]] popolare della metà del Quattrocento attribuiti a [[Giacomino da Ivrea]]: intervallati agli [[stemma|stemmi]] [[araldica|araldici]], tra cui compaiono quelli dei [[Visconti]] e dei [[duchi di Borgogna]], si trovano gli affreschi
La piccola corte interna, a due loggiati, si ispira a quella del [[castello di Fénis]].<ref name="socpiem"/>
Line 100 ⟶ 81:
*{{cita libro|nome=André|cognome=Zanotto|wkautore=André Zanotto|titolo=Castelli valdostani|editore=Musumeci|città=Quart (AO)|data originale=1980|data=2002|id= ISBN 8870320499|pagine=147-148}} (fonte)
*{{cita libro|autore=Bruno Orlandoni|titolo=Architettura in Valle d'Aosta: Il Quattrocento, gotico tardo e rinascimento nel secolo d'oro dell'arte valdostana, 1420-1520|editore=Priuli & Verlucca Editori|anno=1996|id=ISBN 8880680285|capitolo=Le case con corte e torre nei centri minori e nel contado: Villa ad Arnad, Marseiller, Povil, Neran|pagine=252-263}}
*{{cita libro|nome=Simone|cognome=Baiocco|coautori=Simonetta Castronovo, Enrica Pagella|titolo=Il Gotico|editore=Priuli & Verlucca|anno=2003|città=Ivrea}}
*''Filosofia'', volume 49, Edizioni di Filosofia, 1998, p. 447
*{{cita libro|editore=Bur|titolo=Il mercante di lana|autore=Valeria Montaldi|wkautore=Valeria Montaldi|id=ISBN 8858621549}}
*Marco Piccat, "I frammenti dell<nowiki>'</nowiki>''Historia Turpini'' di Marseiller (Verrayes) in Valle d'Aosta", in ''Iconographica. Rivista di iconografia medievale e moderna'', I, 2002.
* Augusta Lange, "Marseiller", in ''Bollettino'', a cura della Società piemontese d'archeologia e di belle arti, 1967, p. 101
==Voci correlate==
|