Fattore X: differenze tra le versioni
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Il fattore agisce con l'adesione della protrombina in due siti (un legame Arg-Thr e poi un legame Arg-Ile), che produce la trombina attiva. Questo processo è ottimizzato quando il fattore X attivato (Xa) è complessato con il co-fattore V attivato nel complesso protrombinasi.
Il fattore Xa è inattivato dalla proteina inibitrice della proteasi Z-dipendente (ZPI), un inibitore della serina proteasi (serpina).<ref name="pmid9689066">{{Cita pubblicazione | cognome = Han | nome = X. | coautori = R. Fiehler; GJ. Broze | titolo = Isolation of a protein Z-dependent plasma protease inhibitor. | rivista = Proc Natl Acad Sci U S A | volume = 95 | numero = 16 | pagine = 9250-5 | mese = Ago | anno = 1998 |
L'affinità di questa proteina per il fattore Xa viene aumentata di 1000 volte dalla presenza della proteina Z, mentre la proteina Z non è necessaria per l'inattivazione del fattore XI.<ref name="pmid11487045">{{Cita pubblicazione | cognome = Broze | nome = GJ.
Difetti nella proteina Z comportano una maggiore attività del fattore Xa ed una tendenza alla trombosi. Un rapporto tra deficit di proteina Z e arteriopatie ischemiche come l'ictus, la sindrome coronarica acuta o l'arteriopatia periferica è stata descritta, ma non confermata da tutti gli studi. Sembra inoltre che una carenza di proteina Z potrebbe essere anche un fattore di rischio per gli aborti precoci e essere associata ad un aumentato rischio di sindrome da anticorpi antifosfolipidi.<ref name="pmid18841275">{{Cita pubblicazione | cognome = Vasse | nome = M.
L'emivita del fattore X si aggira sulle 40-45 ore.
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== Ruolo nella malattia ==
Un deficit congenito del fattore X è molto raro (si stima 1 caso ogni {{TA|500 000}}/{{TA|1 000 000}} individui), e clinicamente può presentarsi con [[epistassi]] (sangue dal naso), [[emartro]] (raccolta di sangue a livello delle articolazioni) e sanguinamento gastrointestinale.<ref name="pmid19598069">{{Cita pubblicazione | cognome = Menegatti | nome = M. | coautori = F. Peyvandi | titolo = Factor X deficiency. | rivista = Semin Thromb Hemost | volume = 35 | numero = 4 | pagine = 407-15 | mese = Giu | anno = 2009 | doi = 10.1055/s-0029-1225763 |
Oltre al deficit congenito, bassi livelli di fattore X possono verificarsi occasionalmente in un certo numero di stati di malattia.
Per esempio un deficit di fattore X si verifica nei soggetti affetti da amiloidosi e può associarsi a disordini di tipo emorragico<ref name="pmid10971408">{{Cita pubblicazione | cognome = Mumford | nome = AD. | coautori = J. O'Donnell; JD. Gillmore; RA. Manning; PN. Hawkins; M. Laffan | titolo = Bleeding symptoms and coagulation abnormalities in 337 patients with AL-amyloidosis. | rivista = Br J Haematol | volume = 110 | numero = 2 | pagine = 454-60 | mese = Ago | anno = 2000 |
In questo deficit acquisito il fattore X è adsorbito dalle fibrille amiloidi nel sistema vascolare.<ref name="pmid865580">{{Cita pubblicazione | cognome = Furie | nome = B. | coautori = E. Greene; BC. Furie | titolo = Syndrome of acquired factor X deficiency and systemic amyloidosis in vivo studies of the metabolic fate of factor X. | rivista = N Engl J Med | volume = 297 | numero = 2 | pagine = 81-5 | mese = Lug | anno = 1977 | doi = 10.1056/NEJM197707142970203 |
Una carenza di [[vitamina K]] o antagonismo da [[warfarin]] (o farmaci simili) porta alla produzione di un fattore X inattivo. Nei soggetti in terapia con warfarin, questo fatto è desiderabile in quanto previene la trombosi.
A partire dalla fine del 2007, quattro anticoagulanti su cinque in fase di studio avevano come target questo enzima.
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== Storia ==
Gli scienziati americani e britannici descrissero il deficit di fattore X in modo indipendente nel 1953 e nel 1956, rispettivamente. Come con alcuni altri fattori della coagulazione, il fattore X è stato inizialmente chiamato con il nome di questi pazienti, il signor Rufus Stuart (1921) e la signorina Audrey Prower (1934).<ref name="pmid3041286">{{Cita pubblicazione | cognome = Graham | nome = JB. | coautori = R. Stuart; JB. Graham; C. Hougie | titolo = Stuart factor (coagulation factor X). A North Carolina saga. | rivista = N C Med J | volume = 49 | numero = 6 | pagine = 328-31 | mese = Giu | anno = 1988 |
== Note ==
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