Battaglia di Zorndorf: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini (v. richiesta)
Riga 23:
==Situazione strategica==
Nel gennaio [[1758]] l'esercito russo al comando del generale di origini [[anglosassoni]] conte [[Villim Vilimovič|Villim Fermor]], che la [[Elisabetta di Russia|zarina Elisabetta]] aveva nominato al posto del feldmaresciallo [[Stepan Fëdorovič Apraksin|Stepan Apraksin]] con l'ordine di riprendere l'offensiva, diede inizio alle operazioni con una nuova invasione della [[Prussia Orientale]], praticamente indifesa dopo la partenza delle truppe del generale [[Hans von Lehwaldt]], richiamato per contrastare gli svedesi. Il 24 febbraio i russi entrarono [[Königsberg]] dove iniziarono un metodico regime di occupazione, comportandosi correttamente con la popolazione tedesca e instaurando un'amministrazione russa. In marzo il generale Fermor riprese l'avanzata dirigendosi sulla [[Vistola]] dove organizzò una serie di depositi e di postazioni di rifornimento prima di continuare la marcia verso ovest; il 18 marzo venne costituito il quartier generale a [[Marienwerder]] e solo agli inizi di giugno i russi attraversarono la Vistola e marciarono, dopo aver superato anche il fiume [[Wartha]] a [[Langberg]], nel territorio del [[Brandeburgo (provincia)|Brandenburgo]]. Il generale Fermor era intenzionato a raggiungere [[Kostrzyn nad Odrą|Küstrin]], l'importante piazzaforte sull'Oder che costituiva l'ultimo ostacolo naturale prima di [[Berlino]]<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 262-263.</ref>. Il 15 agosto l'esercito russo raggiunse Küstrin e iniziò un potente bombardamento d'artiglieria della piazzaforte che tuttavia, difesa da una guarnigione, non si arrese, mentre all'esterno era presente un corpo di truppe prussiane al comando del generale [[Christoph zu Dohna]], che aveva sostituito al comando delle scarse forze disponibili nei territori orientali il generale von Lehwaldt.
[[File:Friedrich ii campenhausen.jpg|thumb|left|170pxupright|Il re di [[Prussia]], [[Federico II di Prussia|Federico il Grande]].]]
[[File:Willim Fermor.jpeg|thumb|right|110pxupright=0.5|Il comandante in capo russo, generale [[Villim Fermor]].]]
[[File:Rumjanzew-sadunaiski.jpg|thumb|right|100pxupright=0.5|Il generale russo [[Pëtr Rumjantsev]], futuro comandante favorito della zarina [[Caterina II di Russia]].]]
Mentre i russi si avvicinavano pericolosamente e invadevano il Brandenburgo, Federico si trovava impegnato dalla prima settimana di luglio in [[Boemia]] per contrastare l'esercito austriaco al comando del feldmaresciallo [[Leopold Joseph Daun|Leopold von Daun]]; allertato dalle gravi notizie provenienti dalla Prussia orientale e dalla [[Polonia]], il re decise di rinunciare ad attaccare von Daun ed il 26 luglio iniziò la marcia in direzione della [[Slesia]]. Il 30 luglio ordinò al generale zu Dohna di cercare di trattenere con il piccolo esercito i russi sull'Oder in attesa del suo arrivo e ai primi di agosto raggiunse [[Kamienna Góra|Landeshut]]. Alla notizia che il feldmaresciallo von Daun invece di inseguirlo stava muovendo verso la [[Lusazia]], Federico prese le sue decisioni definitive: lasciò per controllare gli austriaci una parte del suo esercito al comando del [[margravio]] Federico Carlo Alberto e l'11 agosto avanzò verso nord con 14 battaglioni e 32 squadroni per ricongiungersi con le forze del generale zu Dohna e affrontare i russi<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 262.</ref>.
 
Riga 35:
 
== La battaglia ==
[[File:Knötel I, 18.jpg|thumb|right|150pxupright=0.7|Fanteria di linea prussiana all'attacco.]]
=== Manovra aggirante di Federico ===
Dopo aver sostato la mattina del 24 agosto, l'esercito prussiano riprese la marcia nel pomeriggio, superò il fiume Mietzel e si raggruppò tra i villaggi di [[Darmietzel]] e [[Dębno (Pomerania Occidentale)|Neudamm]]; era intenzione di Federico effettuare un'ampia manovra aggirante sul fianco destro dei russi in direzione di [[Märkische Höhe|Batzlow]], la manovra presentava il pericolo di essere disturbata o bloccata da l'intevento del nemico durante il movimento su un terreno difficile, ma il re contava di avanzare al coperto della foresta di Zicher. Egli inoltre non aveva un'alta considerazione del nemico che riteneva guidato da ufficiali incapaci e composto da soldati impreparati, brutali e selvaggi; Federico, nonostante le sconfitte dei suoi luogotenenti in scontri precedenti e gli avvertimenti del suo consigliere di origini scozzesi [[James Francis Edward Keith|James Francis Keith]], sottovalutava grandemente la tenacia, l'ostinazione e la capacità di resistenza dei soldati russi. Il re era invece ottimista e risoluto; diede ordine alle truppe di dormire vestite, all'aperto senza attendamenti, e decise di iniziare la marcia di aggiramento alle ore 03.00 del primo mattino del 25 agosto<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 265-268.</ref>.
[[File:Füsiliere.jpg|thumb|left|150pxupright=0.7|Granatieri e fucilieri prussiani.]]
Nel frattempo grazie alle informazioni fornite da un ussaro prussiano caduto prigioniero, il generale Fermor, già timoroso di possibili manovre a sorpresa del nemico, era venuto a conoscenza finalmente del movimento di aggiramento del re e in un primo momento estese il suo schieramento inviando un corpo d'osservazione a Zicher e Batzlow. Alle ore 03.00 l'esercito prussiano iniziò la marcia avvolgente diviso in tre colonne; Federico dirigeva personalmente la manovra e, dopo aver raggiunto Batzlow attraverso la foresta di Zicher, i soldati si avvicinarono a [[Wilkersdorf]], lasciando sulla loro sinistra il presidio russo di Klein-Cammin. Le notizie dell'arrivo dei prussiani a Wolkersdorf allarmarono il generale Fermor che, avendo compreso che l'attacco nemico sarebbe arrivato da sud e non da ovest, effettuò una completa variazione del suo schieramento; la sinistra dei russi quindi si ritirò da Zorndorf e ripiegò su Quartschen, protetta dal vallone del Zaberngrund, mentre il fianco destro, già in parte ritirato indietro, rafforzò la sua posizione di fianco al vallone del Langergrund. Schierato in uno spazio angusto, l'esercito russo aveva poco terreno a disposizione e quindi le truppe di distesero su due linee<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 268.</ref>.
 
Riga 48:
=== Prima fase della battaglia ===
Arrivato a Zorndorf, Federico ordinò una conversione a destra e il suo esercito raggiunse, nascosto all'osservazione nemica dal fumo sollevato dagli incendi nei villaggi, le posizioni d'attacco, schierato su due linee. All'ala sinistra prussiana furono raggruppati l'avanguardia del generale [[Heinrich von Manteuffel]] e i quindici battaglioni del generale [[Hans von Kanitz]], incaricati di sferrare l'attacco decisivo, mentre a ovest del vallone dello Zaberngrund si posizionarono gli squadroni di cavalleria del generale von Bieberstein e del generale [[Friedrich Wilhelm von Seydlitz|Friedrich von Seydlitz]]. Sul centro e la destra prussiana, destinati secondo i piani ad un compito secondario, Federico assegnò il comando al generale [[Christoph zu Dohna]], appoggiato sul fianco dai reparti di cavalleria del generale Ludwig von Schorlemer; due gruppi di 60 cannoni pesanti vennero posizionati a nord-ovest di Zorndorf, mentre altri 57 cannoni furono assegnati all'ala destra prussiana<ref name="ReferenceCAS4"/>.
[[File:Schlacht bei zorndorf.jpg|thumb|right|270pxupright=1.2|Mappa della battaglia di Zorndorf.]]
Per due ore, dalle ore 09.00 del 25 agosto, l'artiglieria prussiana aprì il fuoco sulle linee di fanteria russe con effetti distruttivi; completamente esposti, i soldati russi subirono perdite ma non mostrarono segni di cedimento e mantennero la coesione dei reparti. Intralciata dal fumo degli incendi e dalla polvere che ostacolavano la ocorretta individuazione dei bersagli, l'artiglieria russa in questa fase non poté controbattere in modo efficace il fuoco dei cannoni nemici. Dopo il bombardamento Federico diede ordine di iniziare l'attacco decisivo dei battaglioni dell'ala sinistra al comando dei generali von Manteuffel e von Kanitz, distanziati tra loro di trecento passi; alle ore 11.00 i prussiani diedero quindi inizio alla marcia di avvicinamento in ordine chiuso, ma la manovra non si effettuò con la precisione prevista ed alcuni errori tattici impedirono la corretta esecuzione dei piani studiati dal re<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 270-271.</ref>.
 
Mentre i battaglioni del generale von Manteuffel avanzavano serrando verso lo Zaberngrund, seguiti dietro dal grosso del generale von Kanitz, il generale Dohna decise di muovere a sua volta in avanti, ma, deviando troppo verso destra, aprì un varco nello schieramento sul fianco destro di von Kanitz che quindi, trascurando i precisi ordini di Federico decise a sua volta di accostarsi sulla destra dove, a causa anche del terreno paludoso, i suoi reparti persero molta coesione. Di conseguenza la massa, che doveva concentrarsi tutta sulla sinistra, si distese in parte su una lunga linea verso il centro e perse la prevista forza d'urto. Inoltre, durante la marcia in direzione del nemico, l'artiglieria e i fucilieri russi aprirono il fuoco infliggendo sensibili perdite ai soldati di von Manteuffel che riuscirono comunque a guadagnare terreno in attesa dei previsti rinforzi di von Kanitz. Queste truppe tuttavia, avendo deviato verso il centro non erano più disponibili e, al contrario, a causa anche della scarsa visibilità per il fumo e la polvere, si trovarono esposte ad un pericoloso tiro incrociato della fanteria e dei cannoni russi, subirono gravi perdite e persero terreno<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 271.</ref>.
[[File:Friedrich wilhelm von seydlitz.jpg|thumb|left|140pxupright=0.6|Il generale [[Friderich von Seydlitz]], abile comandante della cavalleria prussiana.]]
Il generale Fermor comprese le difficoltà in cui si trovavano i prussiani del generale von Manteuffel, isolati in avanti e privi di sostegno, e quindi decise di sferrare un attacco decisivo impegnando la cavalleria schierata sul suo fianco destro al comando del generale Gangreben. I cavalieri russi attaccarono di sorprese sul fianco sinistro la fanteria prussiana del generale von Manteuffel e riuscirono a disgregare le forze nemiche; i prussiani, privi di aiuti e già sottoposti al fuoco dei russi, non riuscirono a contenre l'attacco della cavalleria e ripiegarono in disordine, abbandonando le posizioni momentaneamente conquistate. Il cedimento dell'ala sinistra si estese anche ad una parte delle forze del generale von Kanitz che a loro volta si ritirarono verso Zorndorf. Il successo della cavalleria, entusiasmò la fanteria russa che, alla vista della confusa ritirata dei prussiani, avanzò in massa, riconquistò il terreno perduto e si impadronì anche di alcune batterie di cannoni prussiani schierati in prima linea<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 271-272.</ref>.
 
Riga 58:
 
=== Seconda fase della battaglia ===
[[File:Prince Moritz of Anhalt-Dessau.jpg|thumb|right|140pxupright=0.6|Il principe [[Maurizio di Anhalt-Dessau]], uno dei principali luogotenenti di Federico il Grande.]]
La disfatta del fanteria prussiana dell'ala sinistra impressionò Federico che diede segno di grande eccitazione e nervosismo al suo quartier generale durante l'incontro con il principe Maurizio e il generale von Bülow; pur costernato e preoccupato, il re cercò di organizzare un nuovo schieramento e riprendere gli attacchi. Mentre i cavalieri del generale von Seydlitz avrebbero dovuto trattenere con le loro sole forze il centro e la destra dei russi, il centro prussiano sarebbe stato ricostituito con i resti delle truppe dei generali von Manteuffel e von Kanitz; l'attacco principale questa volta sarebbe stato sferrato contro l'ala sinistra russa nel settore di Zicher con i reparti del generale zu Dohna<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 272-273.</ref>.
 
Alle ore 15.00 i prussiani iniziarono il nuovo attacco, energicamente sollecitati dal principe Maurizio, ma quasi subito vennero contrattaccati dalla cavalleria russa del generale Demiku; colti di sorpresa i prussiani furono in difficoltà, una batteria di cannoni organizzata da Federico per rafforzare l'ala destra venne momentaneamente travolta, alcuni reparti furono accerchiati. Nel complesso tuttavia la fanteria prussiana si difese con valore e disciplina, respingendo infine i cavalieri russi che vennero a loro volta respinti dall'intervento della cavalleria prussiana; i cannoni vennero riconquistati e rimessi in funzione. Inoltre un nuovo attacco diversivo dei cavalieri del generale von Seydlitz in direzione del fianco destro e del centro russo a nord-ovest dello Steinbusch, pur sostanzialmente fallito di fronte al fuoco dei fucilieri russi e per l'esaurimento e la stanchezza dei prussiani, riuscì comunque a trattenere i russi, dando tempo alla fanteria prussiana di riprendere l'attacco sul fianco sinistro nemico<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', p. 273.</ref>.
[[File:Knötel I, 41.jpg|thumb|left|170pxupright|dragoni prussiani]]
Nel settore del Langergrund i prussiani del generale Dohna ritornarono quindi all'attacco, ma la fanteria russa si difese con grande tenacia, gli scontri divennero sempre più confusi e cruenti, i due schieramenti persero molta coesione e la battaglia degenerò in una serie di sanguinosi combattimenti all'arma bianca tra gruppi frazionati. Lo stesso Federico si porta a cavallo sulla prima linea sotto il fuoco, per osservare la situazione e dirigere l'attacco. Dopo fasi di grande violenza, i fanti prussiani, più disciplinati e addestrati, riuscirono ad ottenere qualche successo, e alle ore 18.00 i russi iniziarono a ripiegare verso l'Hofenbruck e verso Quartschen. I prussiani avanzarono lentamente in direzione nord-ovest e attaccarono lo schieramento centrale del nemico, mentre il comando russo fece ritirate l'ala sinistra verso nord-est e con il grosso delle forze arretrò verso il Galgengrund<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 273-274.</ref>.
[[File:Russian troopers from 1790.png|thumb|right|130pxupright=0.6|Uniformi dell'esercito russo.]]
Dopo un ultimo tentivo fallito dei prussiani di sfondare le linee russe, alle ore 20.00 i violenti e sanguinosi combattimenti continuavano da diciotto ore senza risultati decisivi per nessuna delle due parti; Federico, cosciente dell'esaurimento delle sue truppe e dei rischi di un ulteriore prolungamento degli scontri, decise di interrompere la battaglia ed organizzare gli accampamenti per la notte tra l'Hofenbruck e il Langergrund. Il generale Fermor, dopo aver osservato l'arretramento dei prussiani, decise a sua volta di modificare il suo schieramento e dopo aver rinunciato a dirigere su Klein-Cammin, posizionò le sue truppe a Zorndorf dove raccolse sbandati e feriti, mentre sul campo di battaglia saccheggiatori e cosacchi depredavano i cadaveri e i feriti gravi<ref>L.Casali, ''Federico II di Prussia'', pp. 274-275.</ref>.
 
Riga 72:
 
== Bilancio e conseguenze ==
La battaglia venne descritta da alcuni contemporanei come uno degli scontri più sanguinosi del [[XVIII secolo]], le perdite russe raggiunsero circa il 50% delle forze impegnate con 18.000 morti e feriti e circa 2.000 prigionieri; anche i prussiani uscirono fortemente indeboliti dai combattimenti dove subirono il 30% di perdite con 11.000 morti e feriti e 2.000 dispersi e prigionieri<ref>L.Canali, ''Federico II di Prussia'', p. 275.</ref>. Fu in questa occasione che il sovrano prussiano ammise le qualità di combattenti dei suoi avversari pronunciando la crudele frase {{quotecitazione|I Russi è più facile ucciderli che sconfiggerli.}}
 
Dal punto di vista strategico la battaglia fu un parziale successo per Federico che riuscì, pur senza distruggere completamente il nemico come progettato, ad arrestarne l'avanzata e costringerlo ad una lenta ritirata. Il generale Fermor infatti decise, nonostante l'indebolimento prussiano dopo la partenza di Federico e del grosso del suo esercito verso la Sassonia, di continuare a ritirarsi di fronte alle deboli forze rimaste al comando del generale zu Dohna. Dopo la fine dell'[[assedio di Kolberg]] in ottobre, i russi rientrarono definitivamente in Polonia l'8 novembre 1758, dove stabilirono i loro quartieri invernali. Alla fine della campgna del 1758 l'esercito della zarina manteneva solo il possesso della Prussia orientale anche se i soldati russi avevano dato prova di grande resistenza e coraggio<ref>L.Canali, ''Federico II di Prussia'', p. 276.</ref>. Federico, dopo la sanguinosa battaglia di Zorndorf, fu impegnato in Sassonia e in [[Slesia]] per affrontare l'esercito austriaco del feldmaresciallo von Daun; il re subì un grave insuccesso alla [[battaglia di Hochkirch]] il 14 ottobre ma grazie agli errori e alle incertezze dei suoi avversari, alla sua abilità e alla disciplina dei suoi soldati mantenne il possesso delle due regioni dove si acquartierarono per l'inverno le truppe prussiane. Federico raggiunse [[Dresda]] il 20 novembre<ref>L.Canali, ''Federico II di Prussia'', pp. 276-286.</ref>.