José Rebolledo de Palafox: differenze tra le versioni

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Cresciuto alla corte [[spagna|spagnola]], entrò nelle guardie in età molto giovane, e nel 1808, da [[sottotenente]], accompagnò re [[Ferdinando VII di Spagna]] a [[Bayonne]]. Dopo aver vanamente tentato assieme ad altri di garantire la fuga di Ferdinando, fuggì in Spagna, e dopo poco tempo si pose alla testa del movimento patriottico dell'[[Aragona]]. Fu proclamato governatore popolare di [[Saragozza]], e [[capitano generale]] di Aragona (25 maggio 1808). Nonostante la necessità di denaro e truppe regolari, non perse tempo per dichiarare guerra ai [[francesi]], che avevano già invaso le vicine province di [[Catalogna]] e [[Navarra]], e poco dopo ci fu l'[[primo assedio di Saragozza|attacco]] che aveva provocato. Saragozza, come fortezza, era sia antiquata dal punto di vista progettuale che scarsamente dotata di munizioni e provviste, e riuscì a difendersi per poco tempo. Fu allora che iniziò la vera resistenza. Una settimana di combattimenti da strada diedero agli assalitori il controllo della città, ma il [[Luis Rebolledo de Palafox y Melci|fratello di Palafox]] riuscì ad aprirsi un passaggio in città con 3000 soldati. Stimolati dal carisma di Palafox e da coloro che guidavano la folla, gli abitanti combatterono per riottenere i rstanti quartieri cittadini centimetro per centimetro, e quando era necessario si ritiravano nei sobborghi oltre l'[[Ebro]], distruggendo il ponte. La battaglia durò nove giorni, e terminò con la ritirata dei francesi (14 agosto), dopo un assedio che durò in tutto 61 giorni.
 
[[File:Palafox-goya.jpg|thumb|right|240px|Il duca di Saragozza, ritratto da [[Francisco Goya]]]]
 
A questo punto Palafox tentò una breve [[campagna militare]] in campo aperto, ma quando l'esercito di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] entrò in Spagna, annientando un esercito dopo l'altro in poche settimane, Palafox fu costretto a tornare a Saragozza, dove subì un [[Secondo assedio di Saragozza|secondo assedio]]. Questo assedio terminò, dopo tre mesi, con la caduta della città, o piuttosto con la rinuncia alla resistenza dato che la città era in rovina, ed una [[pestilenza]] aveva spazzato via migliaia di combattenti. Lo stesso Palafox, colpito dall'epidemia, fu catturato dai francesi e imprigionato a [[Vincennes]] fino al dicembre 1813. Nel giugno del 1814 fu confermato a capo della [[Capitaneria Generale]] dell'Aragona, ma poco dopo si ritirò dalla vita pubblica. Dal 1820 al 1823 comandò la guardia reale di re Ferdinando ma, prendendo le difese della Costituzione nella successiva guerra civile, gli furono tolti tutti gli onori e gli incarichi da parte del re, dato che la restaurazione francese rappresentò il trionfo dell'assolutismo. Palafox rimase defilato per molti anni. In seguito ricevette il titolo di duca di Saragozza dalla [[Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie|regina Maria Cristina]]. A partire dal 1836 prese parte alla vita militare e politica come [[capitano generale]] di Aragona e senatore.