Eruzione minoica: differenze tra le versioni

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Su [[Santorini]] c'è uno spesso strato di 60&nbsp;mt. di [[tefrite|tefra]] bianca che copre il suolo delineando distintamente il livello del terreno prima dell'eruzione. Questo strato ha tre distinte bande le quali indicano le differenti fasi dell'eruzione.<ref>{{En}}{{cita conferenza| autore=Davidson, DA|autorelink=|titolo=Suoli egei durante il secondo millennio a.C. con riferimento a Thera|titololibro=Thera e il primo mondo egeo. Documenti presentati al Secondo Congresso Scientifico Internazionale, Santorini, Grecia, agosto 1978 |pagine=725-739 |editore=The Thera Foundation |data=1979|città=UK|url=http://www.therafoundation.org/articles/geology/aegeansoilsduringthesecondmillenniumbcwithreferencetothera|doi=|isbn=0-9506133-0-4|accesso=10 marzo 2007}}</ref> Poiché nessun corpo è stato trovato nel sito di [[Akrotiri (Santorini)|Akrotiri]], Floyd W. McCoy, professore di geologia e oceanografia, [[Universitò di Hawaii a Manoa|Università di Hawai'i]], annota che la popolazione locale abbia, con il pericolo dell'avanzamento della imminente eruzione, lasciato l'isola prima della sua distruzione. Tuttavia, la sottigliezza del primo strato di cenere, insieme alla mancanza di un'erosione rilevante di questo strato da parte delle piogge invernali prima che il successivo strato fosse depositato, indica che il vulcano avesse dato alla popolazione locale soltanto pochi mesi di preavviso.<ref name="McCoy">{{En}}{{cita conferenza| nome=Heiken|cognome=G |coautori=McCoy, F |titolo=Attività dei precursori nell'eruzione minoica, Thera, Grecia|titololibro=Thera e il III mondo egeo, Vol 2|pagine=79-88|editore=The Thera Foundation|data=1990|città=Londra}}</ref>
 
Recenti ricerche fatte da una squadra di scienziati internazionali nel 2006 rivelarono che l'evento di Santorini fosse stato molto più grande rispetto alla stima originale di 39&nbsp;km³ di [[roccia-densa-equivalente]] (DRE) (ovverosia volume totale di materiale eruttato dal vulcano); questo resoconto venne pubblicato nel 1991.<ref name=URI2006/> Con una DRE stimata dunque in eccesso di 60&nbsp;km ³,<ref name=URI2006/><ref name="Sigurdsson"/> il volume di materiali [[piroclasti]]ci sarebbe approssimativamente di 100&nbsp;km³,<ref name=GVP>{{En}}{{cita pubblicazione | vnum=0102-04=&volpage=erupt | titolo = Santorini - storia eruttiva | accesso=1º gennaio 2009}}</ref> posizionando l'[[indice di esplosività vulcanica]] dell'eruzione di Thera a 6 o 7, vale a dire quattro volte superiore al materiale riversato nella stratosfera per il [[Krakatoa]] nel 1883, un evento ben documentato. Gli eventi vulcanici di Thera e la conseguente caduta di ceneri, probabilmente sterilizzarono l'isola, come successe sul Krakatoa. Durante tempi storici, soltanto l'eruzione del [[Tambora]] del 1815 rilasciò più materiale nell'atmosfera.<ref name="Oppenheimer2003"/><ref name="McCoy2002"/>
 
== Conseguenze fisiche ==
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L'eruzione minoica fornisce un punto fisso per allineare l'intera cronologia del II millennio a.C. nell'Egeo, poiché l'evidenza dell'eruzione viene trovata dovunque nella regione. Nonostante ciò, la data esatta dell'eruzione è stata difficile da determinare. Le stime attuali basate sulla [[Metodo del carbonio-14|datazione del radiocarbonio]] indicano che l'eruzione accadde tra il [[1627 a.C.]] ed il [[1600 a.C.]]<ref name="audk">{{En}}{{cita web|data=2006|url=http://www.nat.au.dk/default.asp?id=11296&la=UK|titolo=Nuove ricerche scientifiche: finalmente individuata con precisione la data della più grande eruzione vulcanica nell'età del bronzo |editore=Aarhus University news release|accesso=10 marzo 2007}}</ref> Tuttavia, questa gamma di date sono in conflitto con le precedenti stime, basate su studi archeologici che utilizzano la [[cronologia convenzionale egiziana]], di circa un secolo posteriore.<ref name="audk"/><ref>{{En}}{{cita web|data=2006|url=http://www.news.cornell.edu/stories/April06/Bronze.age.AK.html|titolo=Studio di Cornell dell'antico vulcano, semi e anelli d'albero suggeriscono di riscrivere la storia della tarda età del bronzo |editore=Cornell University news release|accesso=17 novembre 2000}}</ref><ref>{{En}}{{cita libro |autore=Warren P.M.|titolo=Cronologie: Studi in onore di Manfred Bietak (Orientalia Lovaniensia Analecta 149)|curatore=Czerny E, Hein I, Hunger H, Melman D, Schwab A|editore=Peeters |città=Louvain-la-Neuve, Belgio |anno=2006|pagine=2: 305–321 |isbn=90-429-1730-X}}</ref>
 
Gli archeologi svilupparono le cronologie della tarda età del bronzo delle culture del [[Mediterraneo orientale]] analizzando l'origine dei manufatti (per esempio, oggetti provenienti da [[Creta]], [[Grecia]] continentale, [[Cipro]] o [[Canaan|Cananea]]) trovati in ogni strato archeologico.<ref name="Warren"/> Se l'origine del manufatto può essere accuratamente datata, allora si può dare una data di riferimento per lo strato in cui esso si trova. Se l'eruzione di Thera potesse essere associata con un dato strato di cultura cretese (o altra), i cronologisti potrebbero usare la data di quello strato per datare l'eruzione stessa. Poiché la cultura di Thera al tempo della distruzione era simile a quella del [[civiltà minoica|tardo minoico IA]] (TMIA) su Creta, il TMIA è la linea di base per stabilire la cronologia altrove. L'eruzione si allinea anche con le culture del [[Civiltà cicladica|Tardo cicladico I]] (TCI) e il [[Tardo elladico|Tardo elladico I]] (TEI), ma precede il TEI [[Peloponneso|peloponnesiaco]].<ref>{{En}}{{cita web|cognome=Lolos|nome=YG|data=1989|url=http://www.therafoundation.org/articles/chronololy/onthelatehelladiciofakrotirithera Sul Tardo Elladico I di Akrotiri, Thera|titolo=Sul Tardo Elladico I di Akrotiri, Thera|editore=The Thera Foundation|accesso=10 marzo 2007}}</ref> Scavi archeologici ad Akrotiri hanno portato alla luce anche frammenti di nove vasi di [[gesso (roccia)|gesso]] siro-palestinesi del [[età del bronzo|medio bronze II]] (MBII).<ref name="Warren">{{En}}{{cita libro|autore=Warren PM|url=http://www.therafoundation.org/articles/chronololy/summaryofevidencefortheabsolutechronologyoftheearlypartoftheaegeanlatebronzeagederivedfromhistoricalegyptiansources|titolo=Compendio dell'evidenza per la cronologia assoluta dell'antica parte della tarda età del bronzo derivata da fonti storiche egiziane in: Thera e il III mondo egeo, Hardy, DA (ed)|data=1989|editore=The Thera Foundation|pagine=24–26|accesso=10 marzo 2007|isbn=0-9506133-6-3}}</ref>
 
Un tempo, si credeva che i dati forniti dalle [[carotaggio|carote di ghiaccio]] della [[Groenlandia]] potessero essere utili per accertare la data esatta dell'eruzione. Una grande eruzione, identificata nelle carote di ghiaccio e datata al [[1644 a.C.]] (+/- 20&nbsp;anni), venne sospettata essere quella di Santorini. Tuttavia, la cenere vulcanica rintracciata da una carota di ghiaccio dimostrava che ciò non era riferibile a Santorini, arrivando alla conclusione che l'eruzione poteva essere accaduta in altra data.<ref name="Keenan"/> La tarda eruzione dell'Olocene del [[Monte Aniakchak]], un vulcano in [[Alaska]], viene proposta come la più probabile fonte dei minuti frammenti di vetro vulcanico nella carota di ghiaccio della Groenlandia.<ref>{{cita pubblicazione |autore = Pearce, N. J. G., J. A. Westgate, S. J. Preece, W. J. Eastwood, e W. T. Perkins | anno = 2004 | titolo = Identificazione della tefra dell'Aniakchak (Alaska) nella carota di ghiaccio della Groenlandia sfida la data del 1645 a.C. dell'eruzione minoica di Santorini | rivista = Geochem. Geophys. Geosyst. | volume = 5 | doi = 10.1029/2003GC000672 | pagine= Q03005 }}</ref>
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Un altro metodo usato per stabilire la data dell'eruzione è la [[dendrocronologia|datazione degli anelli degli alberi]]. Questo tipo di datazione ha mostrato che un grande evento che interferì con la normale crescita degli alberi nel Nord America accadde nel 1629-1628 a.C.<ref name="Baillie">{{En}}{{cita web|cognome=Baillie|nome=MGL|url=http://www.therafoundation.org/articles/chronololy/irishtreeringandaneventin1628bc|titolo=Anelli d'albero irlandesi e un evento accaduto nel 1628 a.C.|editore=The Thera Foundation|data=1989|accesso=10 marzo 2007}}</ref> La prova di un evento climatico intorno al 1628 a.C. è stato trovato negli studi sulla depressione della crescita delle [[quercus|querce europee]] in Irlanda ed in [[Svezia]].<ref name="Grudd">{{cita pubblicazione|autore=Grudd, H, Briffa, KR, Gunnarson, BE, & Linderholm, HW|titolo=Gli anelli d'albero svedesi forniscono nuove prove a sostegno di una maggiore, estesa distruzione ambientale nel 1628 a.C.|data=2000|ricista=Geophysical Research Letters|volume=27|edizione=18|pagine=2957–2960|doi=10.1029/1999GL010852}}</ref>
 
Nel 2006 due documenti di ricerca furono pubblicati affermando che la nuova analisi con il radiocarbonio datava l'eruzione tra il 1627 a.C. e il 1600 a.C. Campioni di legno, ossa e semi collezionati da varie località dell'Egeo, incluso Santorini, Creta, [[Rodi]] e [[Turchia]], furono analizzati in tre laboratori separati ad [[Oxford]], [[Vienna]] (Austria), e [[Heidelberg]] (Germania) in modo da minimizzare i mutamenti di un errore di datazione al radiocarbonio. I risultati dell'analisi indicarono un'estesa datazione per l'evento di Thera tra il 1660 a.C. e il 1613 a.C.<ref name="Manning">{{En}}{{cita pubblicazione| cognome=Manning|nome=Sturt W|coautori=Ramsey, CB, Kutschera, W, Higham, T, Kromer, B, Steier, P, e Wild, EM|titolo=Cronologia per l'età del bronzo egea 1700-1400 a.C.|rivista=Science|volume=312|edizione=5773|pagine=565–569|editore=American Association for the Advancement of Science|data=2006|url=http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/sci;312/5773/565|doi=10.1126/science.1125682|accesso=10 marzo 2007|pmid=16645092}}</ref><ref>{{En}}{{cita pubblicazione|url=http://dendro.cornell.edu/articles/manning2007a.pdf|titolo=Chiarendo la "alta" v. "bassa" cronologia egea/cipriota per la metà del secondo millennio a.C.: valutando le prove, strutture interpretative e lo stato attuale del dibattito. In: la sincronizzazione delle civiltà nel Mediterraneo orientale nel secondo millennio a.C. III. Riunione della SCIEM 2000 - 2ª euro-conferenza, Vienna 28º maggio - 1º giugno 2003 (Bietak, M. & Czerny, E., editori)|pagine=101–137|formato=pdf|accesso=2 gennaio 2009|autore=Manning SW|anno=2003}}</ref>Anche quell'anno la data indicata dal radiocarbonio dell'eruzione di Thera venne limitata nel lasso di tempo che va dal 1627 al 1600 a.C., con il 95% di probabilità di esattezza, dopo i ricercatori analizzarono il materiale proveniente dagli alberi di [[olivo|ulivi]] che furono trovati sepolti sotto la lava del vulcano.<ref>{{En}}{{cita pubblicazione| cognome=Friedrich|nome=Walter L| coautori= Kromer, B, Friedrich, M, Heinemeier, J, Pfeiffer, T, e Talamo, S|titolo=Radiocarbonio dell'eruzione di Santorini datata a 1627-1600 a.C.|rivista=Science|volume=312|edizione=5773|pagine=548|editore=American Association for the Advancement of Science|data=2006|doi=10.1126/science.1125087|accesso=10 marzo 2007|pmid=16645088|http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/sci;312/5773/548}}</ref> Poiché gli alberi crescevano sull'isola, i risultati possono essere stati affetti da degasamento vulcanico, il quale avrebbe alterata la precisione degli studi radiometrici.
 
Sebbene il radiocarbonio indichi una datazione dell'eruzione nel 1600 a.C., gli archeologi credono che la data sia contraddetta dai ritrovamenti negli scavi effettuati in Egitto e a Thera. Per esempio, alcuni archeologi hanno trovato sepolta ceramica egiziana e cipriota su Thera che è datata ad un periodo più tardo rispetto alle date radiometriche per l'eruzione. Poiché la cronologia storica egiziana è stata stabilita da numerosi studi archeologici, la data esatta dell'eruzione resta controversa. Se la datazione con il radiocarbonio è precisa, si dovrebbero avere significativi riallineamenti cronologici di molte culture del Mediterraneo orientale.<ref>{{En}}{{cita pubblicazione|titolo=Il supporto di nuove fate del carbonio rivisionano la storia dell'antico Mediterraneo|autore=Balter, M|rivista=Science|volume=312|edizione=5773|data=2006|pagine=508–509|doi=10.1126/science.312.5773.508| accesso=1º maggio 2007|pmid=16645054}}</ref><ref>{{En}}{{cita news|autore=Wilford, JN|url=http://www.columbusdispatch.com/dispatch/contentbe/dispatch/2006/05/09/20060509-D6-01.html|titolo=Creta antica più antica di quanto si pensasse? L'evidenza vulcanica suggerisce un discrepanza di oltre un secolo|data=9 maggio 2006|editore=The Columbus Dispatch|accesso=20 maggio 2007}}</ref>