La scelta di Sophie (romanzo): differenze tra le versioni

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== Trama ==
La seconda guerra mondiale è finita da poco, ed il ventiduenne Stingo giunge a [[New York]] dal profondo sud per trovare il modo di dare sfogo ad un impetuoso talento letterario. La sua prima opportunità nel campo editoriale, come “redattore subalterno” si rivela però un vicolo cieco, e la perdita del lavoro e della relativa paga, per quanto misera, lo costringe al trasferimento in una pensione di Brooklyn, nel quartiere a maggioranza ebraica di Flatbush. Qui si trova a fronteggiare il tormento dellodi ogni aspirante scrittore, la pagina bianca, a cui si aggiungono le stranezze di alcuni coinquilini, tra cui la coppia che ogni tanto lo rende partecipe di litigi ed amplessi alquanto rumorosi.
 
Il travagliato rapporto tra il brillante e lunatico Nathan e la dolce e remissiva Sophie coinvolge presto il giovane Stingo, rendendolo partecipe delle loro storie, in particolare di quella della giovane donna, di cui finisce inevitabilmente per subire il fascino. Nei suoi ricordi si mescolano gli episodi tragici e dolorosi della giovinezza in Polonia con quelli più recenti, che riguardano il singolare incontro tra i due amanti. La storia di Sophie inizia a [[Cracovia]], in una famiglia di intellettuali mitteleuropei che la guerra e l'invasione nazista spazzano via, privandola di genitori e marito, e conducendola nell'inferno di [[Auschwitz]], esperienza di cui comprensibilmente parla poco. Mentre ricorda volentieri gli eventi che l'hanno portata ad incontrare il suo salvatore ed attuale compagno Nathan, che ama incondizionatamente, malgrado il comportamento sconcertante. Nel frattempo il giovane scrittore sembra aver trovato la giusta ispirazione, e le pagine bianche cominciano a riempirsi, grazie anche allo stimolo dell'amicizia con queste due persone straordinarie. E nemmeno una tragicomica disavventura a sfondo sessuale con una loro amica pare in grado di poter rompererovinare il momento magico.
 
Ma i gravi problemi di umore di Nathan si ripresentano sotto forma di una crisi improvvisa e furiosa, che si riversa soprattutto su Sophie. Tra le tante offese, una in particolare la ferisce profondamente, quella di essere sopravvissuta all'inferno del lager grazie a compromessi infami. Perché la furia di Nathan ha colpito nel segno, la reticenza di Sophie su quel periodo della sua vita è legata infatti anche al senso di colpa per aver tentato di ingraziarsi il comandante del campo, [[Rudolf Höß]], sfruttando il passato antisemita del padre, tentativo peraltro fallito. Su questi ed altri fatti Sophie ha preferito tacere o mentire, a Nathan come a Stingo, a cui però, in seguito a questa nuova grave crisi ed a quello che sembra la rottura definitiva del loro rapporto, decide di raccontare quanto del suo passato aveva preferito tenere nascosto, compresa la causa di questa sua debolezza: il figlio entrato con lei nel lager. E dal flusso di ricordi, che riguardano anche il recente passato, esce una possibile chiave per spiegare il comportamento di Nathan: l'uso di droghe, anfetamine e cocaina, probabile causa delle crisi di gelosia violenta che già una volta avevano portato la coppia ad un passo dalla realizzazione di un patto suicida. Ma le confessioni di Sophie, complice l'alcol, si spingono oltre, ai periodi precedenti l'entrata nel lager, quando nella [[Varsavia]] occupata aveva avuto una breve relazione con il giovane Jozef, impegnato nella resistenza. Stingo scopre quindi che non fu solo Jan a varcare i cancelli di Auschwitz assieme alla madre, ma con loro c'era anche la figlia minore Eva, inghiottita immediatamente dalla prima selezione. E che in occasione del tentativo di sedurre Höß Sophie aveva cercato di salvare Jan facendolo inserire nel [[Progetto Lebensborn|programma Lebensborn]], ma che in seguito non ne aveva saputoavuto più nullanotizie.
 
Quando i dolorosi racconti si concludono, esaurendo il loro compito, Nathan riappare chiedendo nuovamente perdono per il proprio comportamento, ottenendolo facilmente. Tutto sembra poter tornare alla normalità, quando un'altra rivelazione sconvolgente attende Stingo. Il fratello dell'amico lo convoca rivelando il vero motivo di quelle crisi, una grave forma di [[schizofrenia]] paranoica che lo avevano portatocondotto a innumerevoli ricoveri in cliniche psichiatriche, svelando inoltre il castello di bugie su cui è costruitoappoggia il suo fragile equilibrio mentale. Ed ecco che alla crisi successiva, è proprio Stingo ad assumere la parte del sospetto traditore agli occhi di Nathan, il quale, procuratasi una pistola, minaccia telefonicamente di morte l'amico e la compagna. L'unica salvezza sembra essere una precipitosa fuga, ed i due si dirigono a sud verso la piantagione di arachidi ereditata dal padre di Stingo, in Virginia. Durante il viaggio, il giovane trova il coraggio di dichiarare il proprio amore, scoprendo però che non può essere corrisposto, tanto forte è la devozione di Sophie per Nathan. In un'ultima terribile confessione la donna svela a Stingo la fonte oscura dell'angoscia e del rimorso che la perseguitano: all'entrata nel campo di sterminio, le fu imposto di scegliere chi salvare tra i suoi due figli. E dopo una notte di sesso appassionato, che si rivela essere un addio, Sophie ritorna da Nathan, consapevole del destino che la attende, portando a termine quel patto suicida a suo tempo lasciato incompiuto. A Stingo non rimane che fare i conti con il proprio e l'altrui dolore, e con una domanda a cui sembra impossibile trovare una risposta, che non sia una nuova domanda.
 
== Personaggi ==