Funivia di San Genesio: differenze tra le versioni

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{{Infobox funivia
|nome=Funivia di San Genesio<br> ''Seilbahn Jenesien''
|immagine=Jenesien, vojoj.svg
|didascalia=In giallo, il tracciato della funivia
|sigla stato= ITA
|inaugurazione=4 agosto 1937
|località= [[Bolzano]]<br>[[San Genesio Atesino]]
|tipo= [[funivia]]
|inaugurazione=4 agosto 1937
|stato attuale=In uso
|gestore=[[SAD (azienda)|SAD]] SpA
|stazione a valle= via Rafenstein, 15 - [[Bolzano]], a 306 m s.l.m.
|stazione a monte= [[San Genesio Atesino]] a 1047 m s.l.m.
|tempo di percorrenza= circa 12
|lunghezza=2355
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|vicinanza=
|tracciato = Jenesien, vojoj.svg
|didascalia tracciato = In giallo il tracciato della funivia
|note=
}}
La '''[[Funiviafunivia]] di San Genesio''' (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Seilbahn Jenesien'') collega la città di [[Bolzano]] con la località di [[San Genesio Atesino]], sull'altopiano del Monzoccolo (in tedesco ''Tschögglberg''). Il percorso è altamente panoramico, offrendo una vista privilegiata sul [[Catinaccio]] e sulle [[Dolomiti]], sui vigneti della bassa [[Sarentino|Val Sarentina]], sul [[Renon]] e sulla città di Bolzano.
 
Nei pressi della stazione a monte si trovano oggi la piscina del paese ed il circolo tennis. La gestione dell'impianto è curata dalla concessionaria [[SAD (azienda)|SAD SpA]].
 
==Storia==
La nascita della funivia si deve a [[Peter Überbacher]], un imprenditore che negli [[anni 1930|anni trenta]] intuì che un impianto a fune avrebbe reso più veloce e agevole il collegamento tra il paese di San Genesio e la città di Bolzano. L'inaugurazione dell'impianto avvenne il 4 agosto [[1937]]. La stazione a valle fu costruita alla periferia nord della città, nei pressi del ristorante ''Gurhof'' a circa 306 metri di quota; la stazione a monte invece si trova nei pressi del ''Grummenbichl'' a circa 500 m di distanza e 50 m di dislivello dal centro del paese.<ref name=funivie>[http://www.funivie.org/pagine/speciali/200x/atw/atw_bz_sgenesio/ Monografia riguardante la funivia di San Genesio sul sito www.funivie.org]</ref>
 
Il progetto fu curato dagli ingegneri [[Luis Zuegg]] e di Franz Gnadlinger, utilizzando il sistema ''Bleichert-Zuegg''.<ref name=funivie/>