Basilica di San Giacomo Maggiore: differenze tra le versioni

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|Diocesi = [[arcidiocesi di Bologna]]
|AnnoConsacr = [[1344]]
|StileArchitett = [[Architettura romanica|Romanico]] [[Gotico]] [[Rinascimentale]]
|InizioCostr = [[1267]]
|FineCostr = [[1315]]
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'''San Giacomo Maggiore''' è una [[basilica]] della città di [[Bologna]]. Fu fondata nel [[1267]] come chiesa dell'ordine degli [[Agostiniani]]. Al suo interno si trova la cappella Bentivoglio, splendida architettura di metà Quattrocento, ricca di opere d'arte rinascimentale.
 
== Storia ==
Già dal [[1247]] la comunità di eremiti del beato [[Giovanni Bono da Mantova]], detti Giamboniti, si era stabilita a ridosso delle [[mura di Bologna]] lungo il corso del [[Savena]], dove fondarono il loro monastero e la chiesa dedicata a San Giacomo. Gli eremiti di San Giacomo di Savena vennero a far parte del nuovo grande organismo detto "Ordine Eremitano di Sant'Agostino", voluto nel 1256 da [[papa Alessandro IV]], il cui primo generale fu [[Lanfranco Settala]] da [[Milano]], giambonita proveniente dalla comunità bolognese.
 
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Tra i personaggi insigni di questo convento vanno ricordati: [[Ugolino Malebranche]] da [[Orvieto]], [[Giacomo da Viterbo]], il [[Girolamo Seripando|cardinale Seripando]], [[Cherubino Ghirardacci]], Luigi Torelli O.S.A., [[Jacopo della Lana]], [[Simone da Todi]], [[Matteo da Rimini]], [[Stefano Bellesini]].
 
== Descrizione ==
=== Esterno ===
==== La facciata ====
È la parte più antica di San Giacomo, a due spioventi, con slanciate proporzioni tardo-romaniche. Gli ornati in [[pietra d'Istria]] sulle finestre ogivali, di gusto veneziano, furono eseguiti da maestri lombardi nel [[1295]]<ref>Si presume che l'occhio centrale sia stato un tempo ornato dal rosone.</ref>. Forse ai primi del Trecento furono aggiunte in facciata le quattro celle sepolcrali archiacute, di poco successive a quelle sotto il portico, e il protiro originale fu modificato riadattando i leoni stilofori che originariamente erano rivolti verso l'esterno. Sulla destra, l'entrata dell'antico convento, ora Conservatorio "G. B. Martini", e la tomba cinquecentesca di [[Annibale Coltelli]].
 
==== Portico rinascimentale ====
Il portico, comunemente attribuito a Tommaso Filippi, ha 36 colonne con capitelli corinzi; la trabeazione reca un bel fregio con figurazione costante. Sotto si presenta la serie delle arche sepolcrali duecentesche a sesto acuto, alcune delle quali conservavano affreschi (ora staccati e depositati in chiesa).
 
==== Chiostrini ====
Un portichetto del Quattrocento e un altro del Cinquecento si possono vedere dall'ingresso laterale sotto il portico (via Zamboni 15; accesso anche alla chiesetta di Santa Cecilia). Nel portichetto notare la ghiera in terracotta dell'occhio della cappella centrale, dove è inciso in bellissimi caratteri gotici il testo latino dell'Ave Maria.
 
==== La parte absidale ====
[[File:Bologna, san giacomo maggiore, retro.JPG|thumb|Parte absidale con gli avanzi delle mura e il campanile]]
Il complesso di S. Giacomo è racchiuso dal lato di Piazza Verdi dagli unici avanzi delle mura merlate del Mille. A queste si addossa il campaniletto e la chiesetta di S. Cecilia e, sulla destra, la testata del portico bentivolesco; a sinistra, si erge il campanile<ref>Il concerto in mi minore delle campane di San Giacomo è considerato tra i più belli di Bologna.</ref>. Sopra la tribuna si intravede anche la testata a capanna dell'antica fabbrica, con l'incorniciatura ad archetti trilobati che corona tutto il perimetro della chiesa. Più in alto la cupola rinascimentale nel rifacimento sommario di [[Antonio Morandi]] detto il Terribilia.
 
==== La Chiesa o l'Oratorio di Santa Cecilia ====
[[File:Amico Aspertini, Oratorio di Santa Cecilia.jpg|thumb|L'interno dell'oratorio di Santa Cecilia con gli affreschi di Amico Aspertini]]
 
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Oggi l'Oratorio è uno dei luoghi più straordinari del Rinascimento bolognese. Al suo interno si trova un ciclo di dieci affreschi iniziato nel 1506 sulla vita di Santa Cecilia che sono opera di [[Francesco Francia]], [[Lorenzo Costa]] e [[Amico Aspertini]].<ref>Fonte bibliografica: Eros Stivani, L'oratorio di Santa Cacilia, Bologna 1998</ref>
 
=== L'interno ===
[[File:Bologna San Giacomo Maggiore 28-04-2012 11-18-020.JPG|thumb|L'interno della basilica]]
È arioso e imponente nel suo assetto rinascimentale, con sovrastrutture barocche. Le grandi volte a vela recano gli affreschi con i ''Santi Nicola da Tolentino, Agostino e Giacomo Maggiore'', eseguiti nel [[1495]] dalla bottega del Francia e del Costa.
 
==== Le cappelle e le opere d'arte ====
* I. Cappella della Compagnia della Consolazione, detta anche "dei Centurati". ''Madonna della Cintura con il Bambino'', dipinto su tavola, copia dell'affresco della scuola del Francia coperto dall'ancona stessa.
* II. Cappella Coltelli. Dipinto settecentesco con ''Sant'Agostino e santa Monica'' di Antonio Rossi.
* III. Cappella Malvezzi, già dedicata a santa Rita e ora a [[Giovanni da San Facondo|san Giovanni da Sahagun]] (1430 ca.-1479), agostiniano. La pala con ''Cristo che appare a san Giovanni da Sahagun'' ([[1620]]) di [[Giacomo Cavedoni]].
* IV. La ''Conversione di san Paolo'' ([[1573]]) è una delle migliori opere di [[Ercole Procaccini]]. Sul pilastro memoria di Isotta Manzoli Bentivoglio, morta nel [[1622]], con bel ritratto in marmo policromo della defunta.
* V. Cappella Pepoli, è attualmente dedicata a [[Rita da Cascia|santa Rita]] di Cascia, agostiniana, qui particolarmente venerata. Pala con ''Cristo che appare a S. Rita coi santi Francesco e Piriteo Malvezzi'', ([[1734]]) dal senese [[Galgano Perpignani]].
* VI. Cappella della Compagnia dei Gargiolari (arte della canapa). Pala con la ''Madonna e i santi Agostino, Stefano, Giovanni Battista, Antonio abate e Nicolò, con i committenti coniugi Brigola'', nel [[1565]] da [[Bartolomeo Passarotti]]. La cappella è inquadrata dalle prospettive ornati eseguiti nel [[1673]] da [[Angelo Michele Colonna]] e [[Giacomo Alboresi]].
* VII. Cappella Orsi, Prospero Fontana dipinse la pala che rappresenta la ''Elemosina di sant'Alessio'' (1576) e gli affreschi della volta col coro degli angeli e due storie del santo. Sopra l'altare è l'urna con le spoglie del beato [[Simone da Todi]], agostiniano, morto a Bologna nel [[1322]].
* VIII. lo ''Sposalizio mistico di S. Caterina e i santi Giuseppe, Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e Maddalena'', è una tavola firmata e datata 1536 di [[Innocenzo Francucci]] da Imola; nella predella piccolo ''Presepe''. Anche gli affreschi laterali sono di Innocenzo, eseguiti forse nel 1514. Sulla parete sinistra è la ''Tomba del giureconsulto Giovan Battista Malavolta'' (1533), di [[Alfonso Lombardi]].
* IX. Cappella Bianchetti. Sia la progettazione architettonica che i dipinti sono di [[Tommaso Laureti]].
* X.Cappella Guidalotti. Il ''San Rocco'' è opera assai pregevole della piena maturità di [[Ludovico Carracci]]. La decorazione della volta e delle pareti è della scuola carraccesca.
* XI. Cappella Malvasia dedicata a San Michele Arcangelo. Gli affreschi delle pareti (i quattro dottori) e della cupoletta (i quattro Evangelisti) sono di [[Lorenzo Sabbatini]] (prima del [[1570]]); la pala con la ''Madonna con il Bambino e san Giovannino, san Michele e il diavolo'' è del Sabbatini aiutato dal suo discepolo [[Denijs Calvaert]].
* XII. Cappella Poggi, dedicata a San Giovanni Battista; fatta costruire dal cardinale [[Giovanni Poggi]] per la sua sepoltura. I lavori furono affidati a [[Pellegrino Tibaldi]] ([[1552]]-[[1555]]). A destra la ''Concezione del Battista''; a sinistra ''Giovanni che battezza le folle''. Sulla volta, negli ovali sono raffigurati ''Natività del Battista'', ''Danza di Salomè'', ''Decapitazione del Battista'' e ''Il capo di Giovanni portato al banchetto di Erode'', affreschi di Prospero Fontana, su cartoni del Tibaldi. Sull'altare, pala con il ''Battesimo di Gesù'', datata [[1561]] ed eseguita da [[Prospero Fontana]].
 
Nella cantoria di destra è l'organo: le casse d'organo, opere di elegante intaglio, furono eseguite nel [[1667]].
L'elegante portale per cui si accede alla gotica sacrestia fa da base al ''Monumento Fava'', (fine Cinquecento). La gotica sacrestia (opera di Azzo di Domenico del [[1385]]) conserva pregevoli armadi di varie epoche.
 
* XIII. Cappella Castagnoli-Zanetti, incassata tra i due grandi pilastri esterni del campanile. Nella parete di fronte ''Crocifisso'' di [[Iacopo di Paolo]], dipinto anche nel retro ([[1426]]).
* XIV. Cappella Calcina, dedicata ai santi Cosma e Damiano. Sulle pareti ''Episodi della vita di santa Maria Egiziaca'', affreschi di [[Cristoforo da Bologna]], della seconda metà del Trecento.
* XV. Cappella Cari, dedicata alla Santa Croce. Sull'altare, ''Polittico'' di Iacopo di Paolo, opera della maturità del pittore, eseguito attorno al 1420. Sulla parete sinistra, grande ''Crocifisso'' di [[Simone dei Crocefissi|Simone da Bologna]], detto dei Crocifissi, firmato e datato 1370. Sulla parte destra, ''Crocifissione'' della fine del [[XIII secolo]], staccato dalle arche esterne della chiesa.
* XVI. Cappella Cantofoli-Diolaiti, dedicata a Sant'Anna. La pala, ''Sant'Anna che insegna a leggere alla Vergine, con san Gioacchino ed angeli'', è opera giovanile di [[Giambattista Grati]] ([[1705]]).
* XVII. Cappella Malvezzi, dedicata a San Lorenzo. Qui sono collocati gli affreschi staccati dalle celle sepolcrali del portico, tra i pochissimi esempi di pittura tardo-romanica a Bologna (fine del [[XIII secolo]]). Nella parete di fronte, due sculture in terracotta: ''Sepolcro del filosofo Nicolò Fava'', ([[1439]]) e ''Sepolcro del medico Nicolò Fava'' ([[1483]]) di [[Iacopo della Quercia]].
* XVIII. Cappella Manzoli, dedicata a San Bartolomeo. Alle pareti i due fastosi altorilievi barocchi con la ''Decollazione di san Nicolino'' e ''Santa Giuliana riceve la comunione da san Petronio'', riuscite opere di [[Giuseppe Mazza]] (1681). Sulla parete di fronte, ''Cenotafio di Alessandro Fava'', morto a 19 anni nella [[battaglia di Lepanto]].
* XIX. Cappella Bentivoglio. Il progetto, di chiara ispirazione brunelleschiana, è dell'architetto [[Pagno di Lapo Portigiani]] da [[Fiesole]] che lo realizzò tra il [[1463]] e il [[1468]]; splendida pavimentazione in piastrelle di maiolica della bottega dei [[Della Robbia]] ([[1489]]), con tracce ancora visibili degli stemmi Bentivoglio. La decorazione pittorica fu invece affidata a [[Lorenzo Costa]], che dipinse la ''[[Pala Bentivoglio|Madonna in trono e la famiglia Bentivoglio]]'' ([[1488]]) ex voto per la scampata congiura dei [[Malvezzi (famiglia)|Malvezzi]]. A destra il ''Monumento di Annibale a cavallo'' ([[1458]]). Sulla parete sinistra, i due grandi affreschi allegorici, il ''Trionfo della Morte'' e il ''Trionfo della Fama'' ([[1490]]) ancora del Costa. Sull'altare la splendida pala con la ''Madonna in trono e i santi Giovanni, Sebastiano, Agostino e Floriano'' di [[Francesco Raibolini]] detto il Francia, databile attorno al [[1494]]. Nella parete di fronte, la ''Tomba di [[Anton Galeazzo Bentivoglio]]'', opera di [[Iacopo della Quercia]] del [[1438]].
* XX. Cappella Cartari-Gandolfi.
* XXI. Cappella Malvezzi-Ranuzzi dedicata a Santa Margherita. Qui vi era il grande affresco ''San Giacomo alla battaglia di Clavijo'' (1360-70) di [[Iacopino di Francesco]], attualmente presso la Pinacoteca Nazionale. All'altare ''Madonna e santi'' di Lavinia Fontana.
* XXII. Cappella Malvezzi. Pala con la ''Vergine e le sante Caterina e Lucia e il beato Riniero'', ([[1598]] circa) di [[Denijs Calvaert]].
* XXIII. Cappella Paleotti, dedicata a San Giovanni Battista, ha una pala con la ''Vergine in gloria e i santi Benedetto, Giovanni Battista e Francesco'' (fine Cinquecento) di [[Bartolomeo Cesi (pittore)|Bartolomeo Cesi]].
* XXIV. Altare maggiore. Sull'altare, grande ''Polittico della reliquia della Santa Croce'', databile attorno al [[1345]], una delle opere più belle di Paolo Veneziano. Nelle pareti del coro, a destra ''Gesù appare a S. Agostino'', del fiammingo [[Michele Desubleo]].
* XXV. Cappella Casali-Loiani. La pala col ''Martirio di santa Caterina d'Alessandria'' è opera giovanile di [[Tiburzio Passarotti]] (firmata e datata [[1577]]).
* XXVI. Cappella Sassoni-Campana. La pala con la ''Vergine, san Nicola di Bari e le tre giovanette'' è di [[Ercole Procaccini]] ([[1582]]). Sul pilastro oltre la porta, è una bella ''Madonna col Bambino'' di [[Pietro Lianori]] (primo decennio del [[XV secolo]]).
* XXVII. Cappella Magnani. Pala con la ''Presentazione di Gesù al tempio'' e decorazioni ([[1575]]) di [[Orazio Samacchini]].
* XXVIII. Cappella Bonasoni-Boari, dedicata a San Nicola da Tolentino.
* XXIX. Cappella Manzini. Il dipinto sull'altare, ''Sant'Orsola con le compagne'' ([[1550]] circa), già attribuito a [[Biagio Pupini]], è stata recentemente riconosciuta come opera di [[Giacomo Raibolini]], figlio del famoso Francesco detto il Francia. A sinistra, ''Monumento sepolcrale di Girolamo Bono'', medico e filosofo.
* XXX. Cappella Vitali-Belluzzi. La ''Elemosina di san Tommaso da Villanova'' è opera di [[Ginevra Cantofoli]]. ''Monumento funebre del cardinale Girolamo Agucchi'', opera in stucco di [[Gabriele Fiorini]], eseguita dopo il [[1605]].
* XXXI. Cappella Crescimbeni. Sull'altare un ''San Girolamo'', copia eseguita forse nella bottega del Guercino attorno al [[1640]].
* XXXII. Cappella Magnani. Pala con la ''Vergine e i santi Guglielmo d'Aquitania, Cecilia e Agata'', eseguita attorno al [[1580]] da [[Tommaso Laureti]]. Gli affreschi laterali coi ''Santi Procolo e Floriano'', della maniera del Tibaldi, sono attribuibili a Gianfrancesco Bezzi, detto il Nosadella.
* XXXIII. Cappella Bavosi. Il dipinto con la ''Cena del Signore'' è copia del quadro di Federico Barocci, coeva all'originale (1609). Gli affreschi sono di Giacomo Cavedoni ([[1615]]).
* XXXIV. Cappella Duglioli. La pala con l'''Angelo Custode'' è di Domenico degli Ambrogi, detto Menghino del Brizio (1626).
* XXXV. Cappella Malvezzi. ''Crocifisso'' della metà del [[XV secolo]] con accenti tardo-gotici di ispirazione transalpina.
 
== Bibliografia ==
* Angelo Raule, ''San Giacomo Maggiore in Bologna'', A. Nanni, Bologna 1955 (rist. anast. Bologna 1999).
* Ferdinando Rodriquez, ''Le arche di San Giacomo nel ricordo di una relazione inedita di Alfonso Rubbiani'', in "Strenna storica bolognese", 1961, pp. 465-471.
* ''Il tempio di San Giacomo Maggiore in Bologna: studi sulla storia e le opere d'arte'', a cura del Comitato promotore San Giacomo Maggiore, Bologna 1967.
* Franco Bergonzoni, ''Il complesso conventuale di San Giacomo Maggiore'', in "Atti e Memorie della Deputazione di storia patria per le province di Romagna", n. s., XXII (1971), pp. 341-380.
* Federico Cruciani, ''San Giacomo Maggiore in Bologna: guida storico-artistica'', a cura dei pp. Agostiniani, Bologna 1974.
* Mario Fanti e Carlo Degli Esposti, ''La chiesa di San Giacomo Maggiore in Bologna: guida a vedere e a comprendere'', Bologna 1998.
* Eros Stivani, ''L'Oratorio di Santa Cecilia'', Bologna 1998.
* Filippo Pedrocco, ''Paolo Veneziano e il polittico di San Giacomo Maggiore a Bologna'', Bologna 2000.
* ''I corali di San Giacomo Maggiore: miniatori e committenti a Bologna nel Trecento'', Catalogo della mostra tenuta a Bologna nel 2002-2003 a cura di Giancarlo Benevolo e Massimo Medica. Ferrara 2003.
 
== Galleria di immagini ==
<gallery>File:Bologna-Torre degli Asinelli-Dscn4720.jpg|Veduta della chiesa dalla torre Asinelli
File:Francesco Francia - Madonna and Saints - WGA08173.jpg|Francesco Francia, ''Madonna e Santi''
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</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Architettura gotica]]
* [[Gotico italiano]]
 
== Altri progetti ==