Leonello d'Este: differenze tra le versioni
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Nel [[1441]], alla morte del padre. il testamento lo confermò suo erede e successore. Dopo trattative non concluse con [[Bianca Maria Visconti]], sposò in seconde nozze nel [[1444]] [[Maria d'Aragona (1425-1449)|Maria d'Aragona]], figlia illegittima del re di Napoli e Sicilia, [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso V]], morta senza figli nel [[1449]].
Con il sostegno del vescovo, il beato [[Giovanni Tavelli]] da Tossignano, fece erigere l'ospedale di Sant'Anna, il primo ospedale della città, ancora esistente.
Morì nel [[1450]] a soli quarantatré anni mentre si trovava nella [[delizia di Belriguardo]].
=== Mecenatismo culturale ===
Leonello fu ottimo politico, ma si distinse soprattutto nel campo della cultura e intrattenne rapporti epistolari con tutti i massimi studiosi di quel tempo. [[Leon Battista Alberti]] compose, su sua commissione, il "''[[De re aedificatoria]]''", dato alle stampe poco dopo la sua morte, e alla [[Corte Estense|corte estense]] di Ferrara lavorarono artisti come il [[Antonio Pisano|Pisanello]], [[Jacopo Bellini]], [[Andrea Mantegna]], [[Piero della Francesca]], e il [[pittura fiamminga|fiammingo]] [[Rogier van der Weyden]]. Il marchese ridiede slancio all'[[università di Ferrara]], fondata dal marchese [[Alberto V d'Este]], che richiamò in città studenti da tutta Italia e da molte ''[[nationes]]'' d'Europa.
== Voci correlate ==
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