Gian Carlo Pajetta: differenze tra le versioni

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<ref>La "Celere", progettata come "squadra" o "compagnia", anche se poi cresciuta al rango di reparto, era la forza di pronto impiego per l'[[ordine pubblico]] della [[Polizia di Stato|polizia]] (che allora si chiamava ancora "Pubblica Sicurezza"). Unità creata da [[Giuseppe Romita]] nel primo dopoguerra, fu dotata di [[Mitragliatrice pesante|mitragliatrici pesanti]] ed addirittura di [[mortaio|mortai]], e si distinse come un vero e proprio reparto di pronto impiego militare, idoneo a situazioni belliche, ed utilizzato soprattutto in occasione di manifestazioni politiche.</ref> di [[Mario Scelba|Scelba]] schierato davanti alla [[Standa]] di [[Via del Corso (Roma)|via del Corso]]" aveva impedito il passaggio di alcuni deputati [[Partito socialista italiano|socialisti]] e comunisti verso la [[Camera dei deputati|Camera]], e che alla sua esibizione del tesserino di parlamentare avevano risposto manganellandolo. Fino agli [[Anni 1960|anni sessanta]] capitò spesso che alla Camera, nella foga della discussione, saltasse fuori dal suo banco per andare ad "invadere" le postazioni altrui ed era perciò considerato anche una figura "pittoresca" della politica italiana di allora. Grande era anche la sua capacità [[oratoria]] che gli permetteva, con una sola battuta, di mettere in ridicolo il discorso degli avversari politici. Per questo era l'uomo di punta del PCI durante le messe in onda di ''Tribuna Politica'', alle quali parteciperà assiduamente, contribuendo a rendere celebri alcune puntate di quella storica trasmissione [[RAI]].
 
Nel [[1956]] fu inviato dal partito a [[Mosca (Russia)|Mosca]] insieme a [[Celeste Negarville]].
 
Fu più volte direttore de ''[[L'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' e, per breve tempo, del [[Periodico (stampa)|periodico]] politico-culturale ''[[Rinascita]]''. Esponente della corrente [[Riformismo|riformista]] rappresentata da [[Giorgio Amendola]] prima e [[Giorgio Napolitano]] poi, fu uomo di vivace intelligenza, di grande abilità dialettica e molto amato dai militanti (come si vide, da ultimo, nella grande partecipazione di popolo al suo [[funerale]]).