Antonello Venditti: differenze tra le versioni

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cn (tra l'altro, negli anni '70 non esisteva la "laurea specialistica" quindi qualcosa non torna...)
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''Ciao uomo'' partecipa alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] di [[Venezia]].<ref>[[Giorgio Lo Cascio]] (a cura di) - ''Antonello Venditti. Canzoni'' - Edizioni Lato Side, Roma, 1981, pag. 15</ref>. Micocci decide di dare fiducia a Venditti, e gli propone la registrazione di un disco da solista, ''[[L'orso bruno]]'', che viene pubblicato dalla [[It (casa discografica)|It]] nell'aprile del [[1973]].
 
De Gregori collabora al disco scrivendo insieme all'amico il testo di ''L'ingresso della fabbrica''; {{cn|il modello di riferimento è [[Elton John]], e gli arrangiamenti delle canzoni, curati da [[Vince Tempera]], si rifanno esplicitamente al lavoro effettuato da [[Paul Buckmaster]] con il cantautore britannico}} in ''[[Elton John (album)|Elton John]]'' e in ''[[Madman Across the Water]]'', specialmente nella ''[[title track]]'' o nella già citata ''L'ingresso della fabbrica'' (dove è addirittura presente all'inizio una citazione con il pianoforte di ''[[Your Song]]'' di Elton John).
 
Altri brani significativi dell'album sono ''E li ponti so' soli'', cantata in dialetto romanesco, ''Lontana è Milano'', storia di emigrazione, e ''Il mare di Jan'', con la citazione nel finale dello slogan del '68 "Ce n'est qu'un début, continuons le combat" (''questo è solo l'inizio della nostra lotta''). Tra i musicisti che collaborano al disco da citare gli altri componenti, con Tempera, dei [[The Pleasure Machine]], e cioè il batterista [[Ellade Bandini]] e il bassista [[Ares Tavolazzi]].
 
In questo periodo scrive per [[Mia Martini]] due brani di grande impatto: ''Ma quale amore'' ([[1973]]) e soprattutto ''Ruba'' ([[1974]]).
 
Passato alla [[casa discografica]] [[RCA Italiana|RCA]] e sotto la direzione artistica di [[Ennio Melis]], Venditti realizza ''[[Le cose della vita (album)|Le cose della vita]]'' ([[1973]]), registrato da solo con il pianoforte e una tastiera eminent, in cui ripropone una versione molto più scarna dell'originale di ''E li ponti so' soli'', unitamente a sette nuovi brani fra cui ''Le tue mani su di me'' (che successivamente verrà interpretata anche da [[Patty Pravo]]), ''Il treno delle 7'', ''Mio padre ha un buco in gola'', invettiva-sfogo sulla sua famiglia, e naturalmente la title-track ''Le cose della vita''.
 
Nello stesso anno Venditti diventa produttore di due dischi, ''La mia donna'' dell'amico [[Giorgio Lo Cascio]] e ''Blue morning'' del gruppo omonimo (in cui suona un giovanissimo [[Roberto Ciotti]]).