Angelo Romanò: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Laureatosi in lettere all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], divide la sua attività tra letteratura, televisione e politica. Nel 1951 inizia la sua carriera in [[RAI]], occupandosi del rilancio del settore radiofonico. Nel 1961 viene nominato da [[Ettore Bernabei]] primo direttore del [[Rai 2|secondo canale televisivo]]. Dopo alcuni anni lascia la Rai per dirigere la casa editrice [[Garzanti]]. In breve decide di tornare in Rai e viene nominato direttore del centro di produzione di Milano. Porta in Tv i ''Promessi Sposi'', affidandone la regia a [[Sandro Bolchi]], e pilastri della letteratura tra cui l'''Odissea'' e ''Sandokan''. È Romanò ad avvicinare alla tv registi come [[Federico Fellini]] (che realizza ''I Clowns''), [[Roberto Rossellini]] e i [[Fratelli Taviani]] e a stimolare l'apertura a mercati internazionali dei prodotti del servizio pubblico. Nel 1969 viene nominato direttore centrale dei programmi di spettacolo <ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/06/morto-ieri-angelo-romano.html Necrologio su Repubblica]</ref> e segue in prima persona programmi di grande successo come [[Canzonissima]], fino al 1975. Nel 1976 accetta di candidarsi con il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] al Senato, insieme ad altre peronalità del mondo cattolico di sinistra. Viene eletto nel collegio di Vimercate nel 1976 e confermato nel 1979 fino al 1983, nel gruppo della Sinistra Indipendente. Da senatore fa parte della Commissione di Vigilanza Rai ed è Membro dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. Dal 1986 al 1989 è consigliere di amministrazione della RAI, con la presidenza di [[Enrico Manca]] e la direzione generale di [[Biagio Agnes]]. Insieme a [[Giacinto Spagnoletti]] è lo scopritore della poetessa [[Alda Merini]]. Come studioso di letteratura collabora a numerose riviste, tra cui "[[Officina (rivista letteraria)|Officina]]", insieme a [[Pier Paolo Pasolini]], e [[La Fiera Letteraria]]. Cura, tra l'altro, l'edizione dei ''Poeti minori del secondo Ottocento italiano'' (Bologna, Guanda, 1955) e un'antologia de ''[[La Voce (rivista)|La Voce]]'' (Torino, Einaudi, 1960) ed è autore di importanti saggi tra cui Discorso degli anni Cinquanta, edito da Mondadori. Viene a mancare a causa di un infarto a Roma il 5 maggio del 1989. Sposato con Ada Butti Romanò, ha due figlie (Clara e Paola) e quattro nipoti (Pablo Rojas Elgueta, Giacomo Rojas Elgueta, Marta Piccarozzi e Anna Piccarozzi).
 
==Opere principali==