Giorgio Vaccarino: differenze tra le versioni

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Nato a Torino nel 1916, Giorgio Vaccarino studiò alla facoltà di Giurisprudenza di quella città, dove ebbe come maestri prima [[Gioele Solari]] e poi [[Alessandro Passerin d'Entrèves]]. Ufficiale dell'esercito italiano durante la guerra, divenne, dopo l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre del 1943]], [[partigiano]] nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà]], ricoprendo l'incarico di ispettore del Comando regionale piemontese. Nell'immediato dopoguerra fu rappresentante del [[Partito d'Azione]] e segretario del [[CLN]] torinese.
 
Accanto alla professione di imprenditore metalmeccanico, portò avanti gli studi storici, pubblicando numerosi articoli e opere importanti su il [[giacobinismo]] e la [[Resistenza italiana|Resistenza]] italiana ed europea. Nel 1955 ottenne la libera docenza in Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino, dopo essere stato assistente volontario dello storico [[Walter Maturi]].
 
Fu il primo direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Piemonte (Isrp), ora [[Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea]], sorto nel 1947, e fu altresì responsabile della Rassegna di studi e documenti dell’[[Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia]] (INSMLI) dal 1949 al 1965. Nel 1981 vinse il [[Premio Acqui Storia]] per ''Storia della Resistenza in Europa 1938-1945''.