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== Storia ==
=== Dalla fondazione al 1900 ===
[[File:The Times - July 6, 1863.jpg|miniatura|Prima pagina del 6 luglio 1863]]
Il ''Times'' nasce il 1º gennaio [[1785]], su iniziativa dell'uomo d'affari [[Londra|londinese]] [[John Walter]]. Registrato in un primo tempo come ''The Universal Daily Register'', cambiò testata [[1788|tre anni dopo]], assumendo il nome attuale. L'idea di Walter era di creare un giornale indipendente dai [[politica|partiti]] e senza un vera e propria classe sociale di riferimento. Le vendite tuttavia stentavano a decollare, ferme a circa 1600 copie vendute a 3 pence l'una.
 
A cambiare le cose fu la [[Rivoluzione francese]], le cui tempestive notizie permisero al quotidiano di quasi triplicare la sua tiratura, arrivando a circa 4200 copie. La rapidità nel riportare i grandi fatti dell'[[Europa]], la sua autorevolezza e la grande qualità di scrittura sono fra le qualità indicate fra le caratteristiche distintive del quotidiano. Una particolarità del ''Times'' dell'epoca era la mancanza di una vera e propria ''prima pagina'' informativa, sostituita da una pagina contenente una serie di ''personals'', annunci di carattere economico o sociale (nascite, morti, matrimoni). Altro elemento caratteristico era la mancanza di firme in calce ai pezzi pubblicati.
 
Un fattore decisivo per il consolidamento del giornale fu il miglioramento della tecnologia di stampa (i Walter furono allo stesso tempo i direttori, proprietari e stampatori del quotidiano). Nel 1803 John Walter II successe al padre. A quel tempo il Times aveva una tiratura di 3-4.000 copie, che venivano "tirate" in parecchie ore. Il lavoro era eseguito interamente a mano. Nel 1811 un tedesco, F. König, brevettò in Sassonia una macchina automatica a vapore. Tre anni dopo Walter chiamò l'inventore a realizzare una pressa piano-cilindrica a vapore per il ''Times''. König e il suo assistente, Bauer, lavorarono diversi mesi.
La notte tra il 28 e il 29 novembre [[1814]] uscì il primo numero del Times stampato con il nuovo macchinario. Nell'occasione venne adottato anche un nuovo carattere tipografico. Con la nuova tecnologia, Walter poté decuplicare il numero di copie stampate.
 
John Walter II fu il primo a creare una [[redazione]]: a) composta interamente da giornalisti; b) che lavoravano a tempo pieno (quindi in esclusiva) per il giornale. Tale struttura verrà poi imitata da tutti i giornali britannici. Nel [[1817]] Walter lasciò la direzione a Thomas Barnes. Nacque così la figura del direttore moderno, un giornalista autonomo dall'editore e capo unico della redazione.<ref>Giovanni Benzoni, Salvatore Scaglione, ''Fare giornalismo'', Thema Editore, Bologna, 1993, pag. 100.</ref> Un'altra innovazione di John Walter II fu quella di assumere, per la sezione politica, giornalisti di diversi orientamenti, in modo che il «Times» non apparisse mai allineato al governo.<ref>Giovanni Benzoni, Salvatore Scaglione, ''op.cit.''.</ref>
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la pubblicazione del Trattato di Berlino nel giorno stesso in cui venne firmato<ref>{{cita libro|Mario | Borsa | Il Giornalismo inglese | 1910 | }} pagg. 28-29.</ref>
 
=== Il XX secolo ===
Il Times fu di proprietà della famiglia Walter dalla fondazione fino alla quarta generazione. Nel [[1907]] Arthur Fraser Walter (Walter IV) creò una [[società a responsabilità limitata]]. Ad acquistare la quota di maggioranza fu Alfred Harmsworth, il proprietario del concorrente ''[[Daily Mail]]''.
 
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* Nel suo libro ''[[Notes From a Small Island]]'', [[Bill Bryson]] scrive che quando era ''deputy editor'' della sezione affari al ''The Times'', spesso non poteva aver accesso alle quotazioni del [[mercato azionario]], principalmente poiché un collega spesso rifiutava di fornirgliele. Come risultato, e per più di un anno, utilizzò le quotazioni della prima edizione del ''[[Financial Times]]''.
 
== Note ==
<references/>