Ferrovia Circumetnea: differenze tra le versioni

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La littorina, che andò a sostituire le prime vaporiere della fine del XIX secolo, segnerà particolarmente la storia della ferrovia, tanto che il trenino della Circumetnea viene ancora chiamato dalle persone più anziane o dalla gente dei luoghi attraversati ''<nowiki>'</nowiki>a Litturina''.
 
Alla fine del [[1943]] la ''Circumetnea'' risultava seriamente danneggiata dai combattimenti che l'avevano interamente coinvolta, durante l'avanzata degli "Alleati", con il passaggio del fronte a sud e a nord dell'[[Etna]] le cui operazioni belliche avevano distrutto mezzi ed impianti. Le gravissime difficoltà in cui versava la Società esercente (che aveva mutata nel frattempo la propria denominazione in "[[Società Etnea di Lavori Pubblici]]", SELP), accertate da un'inchiesta ufficiale, spinsero il Ministero dei trasporti a revocarle la concessione, con decreto del 14 gennaio [[1947]], n. 2051<ref name=autogenerato1>in "Atti parlamentari della Camera dei deputati", III legislatura, n. 1111, Proposta di legge presentata il 24 aprile 1959, "Inclusione della ferrovia Circumetnea nella rete statale", capo II, p. 2</ref> e ad istituire la [[Gestione commissariale governativa]]<ref name=autogenerato2>{{Cita|Ogliari|p. 69|ogliari}}</ref>. Nel [[1954]] furono acquistate, dalle [[Officine Ranieri]] di [[Roma]], due automotrici da 52 posti (AL 541 e 542) e due rimorchiate (R 551 e 552) a carrelli<ref name=autogenerato2 />. Le difficoltà di esercizio tuttavia permanevano in quanto le infrastrutture erano fatiscenti, rabberciate alla meglio dopo le distruzioni, e il parco rotabili era insufficiente oltre che obsoleto; nel [[1959]] fu presentata alla [[Camera dei deputati]] una proposta di legge di iniziativa parlamentare per l'inclusione della "Circumetnea" nella rete ferroviaria FS; la proposta tuttavia non ebbe seguito<ref name=autogenerato1 /> e la ferrovia rimase in gestione commissariale governativa. Nel [[1961]] per fronteggiare l'aumento della richiesta di servizi viaggiatori furono acquistate tre [[Automotrice M 1|automotrici diesel monomotore Ranieri a 2 assi]] usate e una a carrelli (AL 52.10). Negli [[anni 1970|anni settanta]] venne finanziato l'acquisto di 13 macchine nuove, diesel-elettriche, di costruzione [[Fiat Ferroviaria]]-[[Officine Meccaniche della Stanga]] che permisero la definitiva scomparsa dei servizi a [[vapore]]<ref name=autogenerato2 />. Negli [[anni 1980|anni ottanta]] fu deciso l'ulteriore acquisto di 4 [[Automotrice M2 serie 150|automotrici usate]] in esubero dalle [[Ferrovie Calabro Lucane]] e di 6 [[Automotrice FS RALn 60|RALn 60]] provenienti dalladalle dismessadismesse ferrovie [[Ferrovia Dittaino-Piazza Armerina-Caltagirone|Dittaino-Caltagirone]] e [[Ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle|Castelvetrano-Porto Empedocle]] delle FS<ref>{{Cita|Ogliari|pp. 69-70|ogliari}}</ref>. L'ultimo arrivo di rotabili nuovi e del [[1991]] con le 5 [[Automotrice FCE ADe 21|ADe 21-25]] costruite dalla [[ITIN-Italimprese Industrie S.p.A.|ITIN]] di Catania<ref>{{Cita|Ogliari|p. 70|ogliari}}</ref>.
 
Il tracciato ha subito delle interruzioni e delle modifiche dovute alle colate laviche nel [[1911]], nel [[1923]] (eruzione di [[Linguaglossa]]), nel [[1928]] (eruzione di [[Mascali]]) e nel [[1981]] (eruzione di [[Randazzo]])<ref>Notizie flash, iTreni oggi 6 (1981), n. 10 a p.6</ref>.