Pio Manzù: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot, replaced: {{Designers_automobilistici}} → {{Designer automobilistici}}
m +immagini +fix vari
Riga 12:
|Attività = designer
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Pio Manzù.jpg
|Didascalia = Pio Manzù al lavoro su una vettura
|Didascalia2 = {{premio|compasso d'oro|1979}}
}}
Line 20 ⟶ 22:
 
Dopo la laurea, nel [[1964]], realizzò una serie di progetti per oggetti d'arredo ed iniziò a collaborare con varie pubblicazioni internazionali, producendo articoli e disegni aventi per tema dominante il design [[automobile|automobilistico]]. Contemporaneamente continuò a frequentare la "scuola di Ulm" in qualità di assistente.
 
[[File:Fiat 127 green!-FIAT-127p-1974-20130502-g.jpg|rightthumb|thumbleft|La [[Fiat 127]] prima serie del 1971]]
Le sue teorie e realizzazioni, improntate ad un design fortemente relazionato alla conoscenza scientifica dei materiali e dei processi industriali, vennero subito notate da [[Dante Giacosa]] e dai dirigenti della [[NSU Motorenwerke AG|NSU Motorenwerke]]. La collaborazione con quest'ultima azienda porterà alla realizzazione di alcuni prototipi con [[motore Wankel|motorizzazioni rotative]] e del modello [[NSU Ro80|Ro80]].
Le sue teorie e realizzazioni, improntate ad un design fortemente relazionato alla conoscenza scientifica dei materiali e dei processi industriali, vennero subito notate da [[Dante Giacosa]] e dai dirigenti della [[NSU Motorenwerke AG|NSU Motorenwerke]]. La collaborazione con quest'ultima azienda porterà alla realizzazione di alcuni prototipi con [[motore Wankel|motorizzazioni rotative]] e del modello [[NSU Ro80|Ro80]]. Inizialmente la cooperazione con il [[centro stile [[Fiat]], pur voluta da Giacosa, fu avversata dall'atteggiamento diffidente dell'azienda nei confronti delle consulenze esterne, dalle quali si temeva un'insufficiente conoscenza dei processi di industrializzazione del prodotto.
 
La prima esperienza, tuttavia, portò all'esecuzione di una ''[[concept car]]'' destinata all'uso di [[taxi]], realizzata nel [[1968]] su meccanica [[Fiat 850]] e con soluzioni tecniche e stilistiche d'avanguardia. La [[Fiat 850 City Taxi|City Taxi]], una sorta di [[utilitaria]] [[multispazio]] ''ante litteram'', non entrò in produzione, ma fornì la base sulla quale, pochi anni dopo, venne sviluppata la [[Fiat 126]].
 
[[File:' 11 - ITALY - Triennale Design Museum - Milan - Le fabbriche dei sogni - Parentesi.jpg|thumb|Lampade ''[[Parentesi (lampada)|Parentesi]]'' (1971) esposte alla [[Triennale di Milano]] del 2011]]
La prova d'esordio convinse Giacosa ad affidargli, nello stesso anno, lo studio stilistico della [[Fiat 127]], la nuova vettura a trazione anteriore destinata a rivoluzionare il concetto di "auto popolare" e divenirne il modello di riferimento per la produzione mondiale del [[anni 1970|decennio successivo]].
Pio Manzù non vide mai il proprio progetto realizzato.: Infattiinfatti, mentre si recava alla presentazione della ''[[maquette]]'' definitiva alla dirigenza Fiat, nel [[1969]], rimase vittima di un incidente stradale sulla "[[Autostrada A4 (Italia)|Torino-Milano]]", nei pressi del [[casello autostradale|casello]] di [[Brandizzo]], uscendo di strada con la [[Fiat Nuova 500|Fiat 500]] della moglie, probabilmente per un colpo di sonno.; Estrattoestratto ancora vivo dalle lamiere, ma in condizioni gravi, spirò in [[ambulanza]].<ref>Fonte: [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?category=arti_e_letteratura/arti_figurative_arti_minori_e_arti_grafiche/biografie/&parentFolder=/Portale/sito/altre_aree/arte_e_letteratura/arti_figurative/&addNavigation=arti_e_letteratura/arti_figurative_arti_minori_e_arti_grafiche/biografie/&lettera=M&pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/M/ENCICLOPEDIA_UNIVERSALE_3_VOLUMI_VOL2_015806.xml Enciclopedia Treccani online]</ref>
 
Altre realizzazioni che portano la firma del designer lombardo furono nel campo dell'oggettistica da arredamento. Si ricordano l'[[orologio]] da scrivania ''Cronotime'' per [[Ritz Italora]] (successivamente [[Alessi]]), il portaoggetti da scrivania per [[Kartell]] e la lampada ''[[Parentesi (lampada)|Parentesi]]'' per [[Flos]], ideata insieme ad [[Achille Castiglioni]] nel 1969.<ref>Fonte: [http://www.archimagazine.com/bpiomanzu.htm Biografia su "archimagazine.com"]</ref><ref>Fonte: [http://www.milanodabere.it/articolo_3913/l_importanza_di_chiamarsi_manzu.html ''L'importanza di chiamarsi Manzù'', articolo su "milanodabere.it"]</ref>
 
== Pio Manzù nei musei ==
* [[Galleria d'arte moderna e contemporanea (Bergamo)|Galleria d'arte moderna e contemporanea]] di [[Bergamo]]
 
==Note==
Line 40 ⟶ 43:
{{interprogetto|commons=Category:Pio Manzù}}
 
==Collegamenti esterni==
 
[http://www.arte.go.it/eventi/2008/e_2262.htm Pio Manzù, quando il mondo era moderno] GAMeC: "Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea" dal 1º ottobre 2008 all'8 febbraio 2009.
 
{{Designer automobilistici}}
{{Portale|Biografiebiografie|design|trasporti}}
 
[[Categoria:Personalità del mondo dei trasporti|Manzù, Pio]]