Leucio d'Alessandria: differenze tra le versioni

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[[File:Brindisi cattedrale san leucio.jpg|thumb|[[Oronzo Tiso]], ''Predicazione di san Leucio'', [[Cattedrale di Brindisi]]]]
 
Sempre una visione, già ordinato vescovo, lo avrebbe mosso verso [[Brindisi]] per il suo apostolato missionario; voleva restituire la città all'[[ortodossia]] liberandola da errate interpretazioni cristologiche; qui non vi era, verosimilmente, la stessa tensione presente in [[Alessandria d'Egitto]] ove, ancora in età teodosiana, erano molto forti i contrasti tra cristiani e pagani. Salpato da Alessandria, si fermò ad [[Edirne|Adrianopoli]], quindi ad [[Otranto]] per giungere infine, grazie ad una nave dalmata, a Brindisi.
[[Atanasio di Alessandria]] era morto nel [[373]] ed è difficile pensare a una possibilità di trasferimento di Leucio da Alessandria in connessione a iniziative appunto di Atanasio per assenza di riferimenti nella letteratura coeva e appena posteriore. Leucio, monaco, probabilmente vicino alle esperienze di [[Sant'Ermete]] ed [[Efrem il Siro|Efrem]], difensore dell'ortodossia a [[Mariut]], potrebbe essere giunto nel [[Salento]] più tardi, forse ai primi del [[V secolo]], profugo o visitatore dei confratelli.