Maurizio Pedetti: differenze tra le versioni

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Nel [[1743]] si arruolò nell'esercito prendendo parte alla [[guerra di successione austriaca]].
 
Dal [[1745]] fu alla corte del [[re di [[Danimarca]] [[Cristiano VI di Danimarca|Cristiano VI]] ed infine si pose al servizio dei principi [[Radziwiłł]] in [[Polonia]].
 
=== Architetto capo ad Eichstätt ===
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Allorché Pedetti assunse il suo ufficio ad Eichstätt, tutti gli edifici importanti della città, che erano stati distrutti nel [[1634]] dagli [[svezia|svedesi]] nel corso della [[guerra dei trent'anni]], erano stati ricostruiti dai suoi predecessori, particolarmente da [[Giacomo Angelici]] e da [[Gabriele Gabrieli]]. Egli progettò numerose nuove costruzioni e ristrutturazioni ma solo poche di esse vennero eseguite.
 
La sua attività nei primi anni di lavoro ad Eichstätt si limitò alla riparazione di edifici fatiscenti o malandati, che facevano parte dei palazzi del vescovato. In particolare risistemò il Duomo della città e Willibaldsburg.
 
Quando nel [[1757]] [[Raimondo Antonio di Strasoldo|Raimondo Antonio, conte di Strasoldo]] divenne vescovo-principe, nel vescovato iniziò un nuovo periodo edilizio, un periodo di rifioritura del [[barocco]], che gli incarichi a Pedetti effettivamente resero migliore.
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Nel vescovado nacquero sotto Pedetti numerosi nuovi edifici, dalle scuole alle case per guardaboschi, dalle sedi di consigli alle case [[parrocchia]]li, dalle chiese alle cappelle. Molte di queste sono degne di menzione:
 
* ''Frauenkirche'' a [[Beilngries]]
* Chiesa dell'Assunta a [[Berching]]
* Casa parrocchiale a [[Herrieden]]
* Chiesa di San Sebastiano ad [[Kipfenberg|Arnsberg]]
* Portale classicistico della chiesa del convento di Rebdorf
* Monumento funebre per il [[canonico]] del duomo Marquard Wilhelm Graf von Schönborn nel Duomo di Eichstätt
* Monumento funebre per il principe-vescovo Raymund Anton, conte di Strasoldo, nel Duomo di Eichstätt
* tre ponti in Eichstätt
* sistema di approvvigionamento dell'acqua per la piazza della Residenza e per le sue fontane.
 
=== La morte ===
Nel cimitero orientale di Eichstätt, sulla parete esterna della cappella alla Madonna della Neve, è rimasto un monumento funebre a lui dedicato e da egli stesso progettato in stile classicista ma non è stato rinvenuto di lui alcun ritratto.
 
Gli successe, ultimo architetto capo del vescovato, il [[rovereto|roveredano]] [[Domenico Maria Salle]].
 
Quattro anni dopo la sua morte ebbe inizio [[secolarizzazione dei beni ecclesiastici|il processo di secolarizzazione]] che segnò la fine della signoria dei principi-vescovo.
 
== Bibliografia ==
in [[lingua tedesca]]:
 
=== Articoli ===
* ''Sammelblatt des Historischen Vereins Eichstätt'' 70 (1977), S. 22f., 75 (1982), S. 179ff., 94 (2001), S. 37-50.
* Winfried Nerdinger (Hg.), ''Klassizismus in Bayern, Schwaben und Franken. Architekturzeichnungen 1775 bis 1825''. Beck, München 1980, S. 361-372 (Katalog der gleichnamigen Ausstellung).