Conduttore elettrico: differenze tra le versioni

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Il conduttore elettrico è un [[materiale]] in grado di far scorrere corrente in modo veloce al suo interno.
 
I materiali conduttori sono caratterizzati dalla presenza degli [[elettrone|elettroni]] liberi nella [[banda di valenza]] degli [[atomo|atomi]] del [[reticolo cristallino]] ('''[[conduttore di prima specie|conduttori di prima specie]]''') o contengono [[specie chimica|specie]] [[ione|ioniche]] che si fanno carico di trasportare la corrente elettrica ('''[[conduttore di seconda specie|conduttori di seconda specie]]''').<ref>{{Cita|Bianchi|pp. 41-42}}</ref>
 
La [[conducibilità elettrica]] di un conduttore di prima specie può essere interpretata mediante il [[Struttura elettronica a bande|modello delle bande]].
 
La carica netta su un conduttore si distribuisce sulla sua superficie, poiché in questo modo le singole cariche (che si respingono) massimizzano la loro distanza reciproca raggiungendo una configurazione che minimizza l'energia.
 
== Esempi di materiali conduttori ==
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:<math>\vec E_0 = \frac {\sigma}{\epsilon_0} \cdot \vec n</math>
 
Si nota che il valore del campo elettrostatico è maggiore dove <math>\sigma</math> è maggiore, ed è possibile dimostrare che la densità superficiale di carica è maggiore dove il raggio di curvatura della superficie è minore. In altre parole il campo elettrostatico è più intenso nelle zone di una superficie a forma di punta, per via del cosiddetto fenomeno del [[potere disperdente delle punte]]. Da questo effetto hanno origine molti fenomeni come la formazione di scintille tra [[elettrodi]] di forma appuntita. Il discorso fatto finora non vale soltanto per singoli conduttori, ma anche per sistemi di più corpi conduttori posti a contatto, ad esempio, tramite un filo conduttore.
 
== Conduttore con cavità ==