Scotti-Isotta-Fraschini 20/70: differenze tra le versioni

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|Impiego =
|Epoca =
|Utilizzatori = {{ITA 1861-1946}}<br />{{CHN 1928-1949}}<br />{{DEU 1933-1945}}<br />{{NEDNLD}}<br />{{UKGBR}}
|Conflitti = [[seconda guerra mondiale]]
|Produzione =
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== Sviluppo ed impiego ==
[[ImageFile:Scotti-Isotta Fraschini 20-70.jpg|left|thumb|Installazione navale singola ''Mod. 39''.]]
 
Lo sviluppo dell’arma comincia nel [[1928]], per opera del progettista [[Alfredo Scotti]], che la ideò inizialmente per l’impiego come cannone aeronautico: infatti nella [[prima guerra mondiale]], diversi cannoni, da 20, 37 e persino 47&nbsp;mm, erano stati installati sui [[bombardiere|bombardieri]], per il bombardamento terrestre e antinave. L’arma impiegava il sistema di funzionamento automatico a rinculo, con [[canna (armi)|canna]] fissa e blocco geometrico dell’[[otturatore (armi)|otturatore]] rimosso per azione del gas, ideato dallo stesso Alfredo Scotti, e caratteristico di tutte le armi automatiche e semiautomatiche di sua creazione<ref name=Chinn>{{cita|Chinn|p. 545-547}}.</ref>.