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===Il grande repertorio barocco===
[[File:Francesca Vanini-Boschi.jpg|thumb|upright=1.5|<center>[[Francesca Vanini|Francesca Vanini Boschi]]<br>caricatura di [[Anton Maria Zanetti]]</center>]]
Intanto però il contralto si era anche affacciato, prepotentemente, alle grandi parti serie, interpretando, in condizioni di crescente parità con il soprano, sia ruoli di amorosa e di antagonista, sia, in [[travesti]], parti di [[amoroso (teatro)|amoroso]], antagonista e caratterista.<ref name="Caruselli"/> "Il primo contralto «serio» di gran fama" fu [[Francesca Vanini|Francesca Vanini Boschi]], cantante di notevole talento, che aveva aperto la sua carriera nel [[1690]] in opere di [[Carlo Francesco Pollarolo]] e di [[Antonio Lotti]], e per la quale [[Georg Friedrich Händel|Händel]] compose le parti di Ottone nell<nowiki>'</nowiki>''[[Agrippina (Händel)|Agrippina]]'' e di Goffredo nel [[Rinaldo (opera)|Rinaldo]], con frequenti passaggi di [[Coloratura|agilità]] e su un'estensione vocale che va dal la<sub>2</sub> al mi<sub>4</sub>.<ref name="Requiem"/> "Alla Vanini seguì [[Antonia Margherita Merighi]], bolognese, di bell'aspetto e buona attrice. Debuttò intorno al [[1715]] e i suoi autori furono principalmente [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]], [[Nicola Porpora|Porpora]], [[Leonardo Vinci|Vinci]] e Händel, che la scritturò all'''[[Her Majesty's Theatre|Haymarket]]'' di [[Londra]] dal [[1729]] al [[1731]] e poi nella stagione [[1737]]-[[1738|38]]. In due parti scritte da Händel per la Merighi<ref>Matilde del [[Lotario (opera)|Lotario]] e Amastre del [[Serse (opera)|Serse]]. Peraltro, secondo Winton Dean, nel periodo ''grosso modo'' intercorrente tra le due opere, 1729-1738, l'estensione della Merighi si era ridotta al semplice intervallo do<sub>3</sub>-re<sub>4</sub> (''Merighi, Antonia Margherita'', in Stanley Sadie, ''op. cit.'', III, p. 341).</ref> - presentata a Londra come «deep contralto», ossia contralto profondo - la nota più grave è il la sotto il rigo, la più acuta è il mi in quarto spazio e, eccezionalmente, il fa sul quinto rigo. La tessitura equivale a quella usata per la Vanini e grava soprattutto nella zona do sotto il rigo - do in terzo spazio. Una tessitura, dunque, piuttosto bassa rispetto a quelle dei contralti dell'Ottocento".<ref name="Requiem"/> All'epoca di Händel, comunque, il contralto donna era ormai entrato a far parte di diritto delle compagnie di opera italiana, e lo stesso compositore sassone ne fece largamente uso, soprattutto in parti di contorno (sia femminili che in travesti), spesso comunque non prive di notevole spessore musicale e drammatico: valgano ad esempio il personaggio di Cornelia nel [[Giulio Cesare (Haendel)|Giulio Cesare]], interpretato dalla cantante inglese (formatasi però in Italia) {{ill|en|Anastasia Robinson}}, o quello di Polinesso nell'[[Ariodante (opera)|Ariodante]], creato invece da Maria Caterina Negri, una dei tanti interpreti provenienti dalla Penisola ed ingaggiati per i teatri londinesi da Händel o dai suoi concorrenti.<ref name="Grove"/>
 
[[File:Vittoria Tesi.JPG|thumb|left|upright=1.4|<center>[[Vittoria Tesi|Vittoria Tesi Tramontini]]<br>caricatura</center>]]
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[[File:Mademoiselle Maupin de l'Opéra (Julie d'Aubigny).jpg|thumb|upright=0.7|<center>[[Julie d'Aubigny|Mademoiselle Maupin]]<br> de l'Opéra<br>Collezione Michel Hennin - [[Bibliothèque nationale de France]]]]
 
===Il ''bas-dessus''===
Durante tutto il grande periodo barocco e, in genere nell'opera settecentesca, "la voce di contralto fu virtualmente sconosciuta in Francia"; infatti, da una parte, il ''bas-dessus'' (letteralmente: ''basso-soprano'') francese, dal punto di vista sia dell'estensione che della qualità timbrica, è piuttosto riferibile al mezzosoprano che non al contralto; dall'altra, comunque, le cantanti designate come ''bas-dessus'', e quindi i ruoli solistici scritti per tale tipologia vocale, furono estremamente rari. Si ricordano una certa Mademoiselle Gondré, creatrice del ruolo di contorno di Myrrhine ne ''Les festes de l'Hymen e de l'Amour'' di [[Jean-Philippe Rameau|Rameau]], lodata a suo tempo da [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] perché in possesso di "una gran bella voce di ''bas-dessus''" (''Dictionnaire de Musique'', 1768),<ref>Lionel Sawkins, ''Bas-dessus'', in Stanley Sadie, ''op. cit.'', I, pp. 336-337. Rousseau rilevava, con evidente rincrescimento, che "un bel ''bas-dessus'' pieno e sonoro non viene apprezzato in Italia meno che le voci chiare ed acute, mentre non se ne fa alcun conto in Francia" (''Dictionnaire de Musique'', I, voce: ''Dessus''; edizione consultata: ''Œuvres complètes de J.J. Rousseau'', Nouvelle Édition, Lione, editore non dichiarato, 1796, tomo XVII, p. 261; accessibile gratuitamente ''on-line'' in [http://books.google.it/books?id=VAgIYqHKBfYC&pg=PA261&lpg=PA261&dq=Gondr%C3%A9+bas-dessus&source=bl&ots=Iw-JLa7hAf&sig=P5da76dJEWqBcu8dA5Q8N-WDI14&hl=it&ei=I8l-Tu7VK-ql0QWAt_m_CQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDYQ6AEwAg#v=onepage&q=Gondr%C3%A9%20bas-dessus&f=false books.google]).</ref> e soprattutto la leggendaria Mademoiselle Maupin, al secolo [[Julie d'Aubigny]], cantante e spadaccina, mangiatrice di uomini (e di donne), per la quale [[André Campra]] scrisse quella che è ritenuta la prima parte solistica per ''bas-dessus'' dell'opera francese, il ruolo di Clorinda nel ''Tancrède'' del [[1702]], anche se, per la verità, la parte non scende mai sotto il re<sub>3</sub>.<ref>Julie Anne Sadie, ''Maupin'', in Stanley Sadie, ''op. cit.'', III, p. 274.</ref>