Franz Joseph Gall: differenze tra le versioni
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Inoltre già nel 1801 l'imperatore [[Francesco II di Francia]] proibì le sue lezioni accusandolo di essere solamente un cirlatano.
Nel [[1805]] lasciò Vienna con l'amico e collega [[Johann Gaspar Spurzheim]] e intraprese un tour nelle principali università tedesche, spostandosi anche in Danimarca,
Nonostante le pressioni di [[Etienne Geoffroy Saint-Hilaire]] e la cittadinanza francese ottenuta nel [[1819]], Gall non riuscì mai ad entrare all'[[Accademia delle scienze francese|Accademia delle Scienze]]: ciò probabilmente a causa di tutte le accuse ricevute e anche perché lo stesso [[Napoleone Bonaparte]] volle impedire la sua influenza a Parigi. Quest'ultimo, già nel 1808, quando lo scritto ''Memoire concernant le recherches sur le systeme nerveux en general et sur celui du cerveau en partuculier'' venne presentato all'[[Institut de France]], lo aveva contrastato, pare anche deviando i giudizi dei commissari che, infatti, pur riconoscendo le novità anatomiche e fisiologiche lo rifiutarono. Il motivo di tale ostilità nei confronti di Gall era il fatto che Napoleone non condivideva l'interpretazione naturalistica del comportamento umano: nel giudicare un uomo, egli riteneva importanti solo gli atti compiuti. Infine tra il 1810 e il 1819 pubblicò quattro volumi intitolati ''Anatomie et Physiologie du systeme nerveux'', molto dettagliati anche a livello delle illustrazioni, che possono essere considerati un vero e proprio trattato di organologia; nel [[1822]] ne uscì una nuova edizione con un titolo diverso.
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Proprio per questa sottile osservazione Gall può essere considerato il fondatore della criminologia moderna; da ciò si può quindi capire perché egli criticasse molto aspramente tutti i legislatori e i moralisti: questi pensavano di essere gli unici a conoscere il significato di "lecito" o "illecito". Per la prima volta nella dottrina penalistica si fece un passo avanti; basta considerare le parole pronunciate dallo stesso medico:
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Gall notò che la maggior parte dei criminali, da lui stesso esaminati, aveva avuto un'infanzia difficile, caratterizzata in particolare da povertà, da mancanza di educazione e di un ambiente morale corretto; tutto questo sicuramente influì sulla loro crescita e formazione, specialmente quella morale e psichica. Inoltre Gall cercò sempre di far valere le sue opinioni anche in ambito sociale; infatti sostenne sempre che un criminale non deve essere considerato un'entità astratta, ma una persona concreta, reale, capace di agire e quindi le sue azioni, i suoi singoli atti, devono essere valutati proprio in base alla natura degli individui stessi. In questo modo veniva rivalutato anche il significato e il ruolo delle prigioni stesse: non più luoghi di reclusione, ma vere "case di correzione", ambienti che tentassero il più possibile di correggere appunto quel difetto che tanto preoccupava la società della quale faceva parte il colpevole.
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